Le Olimpiadi si devono adeguare al momento storico e di conseguenza tener conto degli sport più praticati e delle discipline sportive in costante aumento in termini di iscritti e partecipazione. Il presidente del CIO, Thomas Bach, ha confermato la presenza nei prossimi Giochi di Tokyo del surf, dell’arrampicata e dello skateboard mentre tra tre anni, nell’edizione che si terrà a Parigi, ci sarà il debutto della breakdance nell’evidente tentativo di allargare gli orizzonti a cinque cerchi verso un pubblico molto più giovane di quello attuale. E, non a caso, gli atleti della breakdance sono perlopiù giovanissimi come il sedicenne Samuel Tassi che ha iniziato a praticare questa danza già all’età di sette anni.
IL TALENTO
Nato a Bracciano e cresciuto artisticamente a Roma, Samuel è sempre accompagnato da mamma Loredana e papà Fabio: «Quando aveva sei anni lo iscrissi in una scuola calcio - ricorda Fabio - non nascondo che mi sarebbe piaciuto vederlo sfondare in questo mondo. Io amavo giocare a pallone ma non ho avuto la possibilità di essere tesserato con una società sportiva».
CAMBIO DI ROTTA
Il piccolo però non sembra così entusiasta di indossare gli scarpini: «Gli allenamenti erano alle 17.
PREDESTINATO
E il piccolo Samuel si rivela invece un B-boy perfetto. Ha il mito di Michael Jackson e ha la fortuna di incontrare un maestro bravissimo come Fabio “Loop” Geloso. Il sodalizio con Geloso continua fino al 2019, dopodiché Samuel entra a far parte della Fids - la Federazione italiana danza sportiva - iniziando ad allenarsi in un’accademia che raccoglie i migliori B-boy dello stivale. «Lo devo ringraziare mi ha fatto scoprire un mondo bellissimo e inoltre credo che con la breakdance stia crescendo bene senza barriere mentali - racconta ancora il papà - Ci sono ragazzi di culture e realtà diverse e questo è un arricchimento. Grazie a questa disciplina viaggiamo in Italia e in Europa ed è una cosa bellissima».
CURRICULUM IMPORTANTE
Già perché Tassi, nonostante la sua giovanissima età, ha vinto dei contest importanti come il Free Style Session Italy a Roma, il Bresk The Skills a Pescara e la Battle Of The Year Italy, sempre nella categoria kids. Si è tolto soddisfazioni anche fuori dai confini nazionali: ha trionfato nella Battle Of The best Thessaloniki ma soprattutto con la sua “crew” - gara di squadra - ha conseguito un ottimo terzo posto nela Battle of The Years World Final Kids a Montpellier. Il covid ha un po’ rallentato gli allenamenti ma i ragazzi continuano a ballare anche in strada. Spesso organizzano Flash Mob e uno dei posti più utilizzati è sotto al Ponte della Musica in prossimità dello Stadio Olimpico. Samuel Tassi oggi studia al Liceo Linguistico ma non può non sognare di conquistare un posto per Parigi: «Quando abbiamo appreso la decisione del Comitato olimpico internazionale siamo stati molto contenti, è ovvio. Anche se qualcuno sostiene che la breaking non sarà mai un vero e proprio sport e che in una gara olimpica possa un po’ perdere la sua natura di “street art”. L’importante comunque è che nostro figlio continui a fare quello che gli piace». Fabio da ragazza amava il calcio e Samuel il ballo. Due passioni diverse, ma oggi il papà ammira la danza di suo figlio dagli spalti e poi seduti sul divano si gustano insieme le partite della Roma.