Perché accade tutto ciò, privando migliaia di atleti, soprattutto giovani - non sarebbero i campioni di domani, quelli che sognano le Olimpiadi? - della pista. Tutti a correre davanti allo stadio, nel percorso che gli appassionati chiamano il “biscotto”. Una follia davvero. Accade perché il Comune non ha pubblicato il bando per assegnare la gestione dello stadio delle Terme rivolta ad associazioni, società, scuole ed enti di promozione sportiva.
L’arrivo del commissario Tronca ha bloccato ogni procedura e anche se il comitato regionale della Fidal ha ribadito di sostenere i costi di gestione dell’impianto fino all’arrivo di un gestore, tutto è risultato vano.
L’unica certezza è quella che lo sport chiude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA