Striscia la Notizia, Ficarra e Picone al timone

Ficarra e Picone tornano per il tredicesimo anno consecutivo a condurre il Tg satirico di Antonio Ricci. «Striscia la notizia? Per noi una droga. Praticamente, non ne possiamo fare a meno». Reduci dalle sale cinematografiche con l’uscita del loro sesto film, “L’Ora legale”, ambientato in un piccolo paese siciliano che viaggia tra voglia cambiamento, onestà e corruzione, Ficarra e Picone riaprono il “negozio” di Striscia e dal 6 febbraio saranno loro a stare dietro il bancone del programma di Canale 5 giunto alla ventinovesima edizione. «Abbiamo fatto un patto di sangue.

Lavorare con loro è un piacere. Sempre sul pezzo e non danno mai nulla per scontato», dice Antonio Ricci. «Non sappiamo ancora di chi parleremo e con chi ce l’avremo. Sicuramente non guarderemo in faccia a nessuno. Ci divertiremo come sempre senza farci mancare nulla». Immancabile la “satira colta” di “Vespone” (all'anagrafe Giampaolo Fabrizio) «con la sua verità buttata in faccia ai politici dopo essersi letto tutta la rassegna stampa», Salvini e Virginia Raggi. «Se parleremo della sua polizza? Chissà. Magari lunedì succederà qualcos’altro. Scateneremo anche sua madre (l'attrice Valeria Graci)».

Una comicità, la loro, che guarda da Totò a Massimo Troisi fino a Checco Zalone, passando per Ezio Greggio «che detta la metrica». La verità? «È che ci divertiamo. Certo, Valentino non sa dire una parola in inglese. Ma nessuno ci crede veramente. Pensano sia uno scherzo». Le due veline, Irene Cioni e Ludovica Frasca, confermate per il quarto anno, andranno di stacchetti sempre più vari. Per il resto, «nessun programma “Veline” questa estate», anticipa Ricci. «Il motivo sono i costi troppo alti».