Angela Finocchiaro alle bimbe in Rai: «Maschi pezzi di m...». Ira leghista, ma Dandini chiarisce

Angela Finocchiaro alle bimbe sulla Rai: «Gli uomini sono tutti pezzi di m...». La Lega presenta un'interrogazione
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Lunedì 19 Novembre 2018, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 20:12
È bufera su uno sketch di Angela Finocchiaro mandato in onda a "La TV delle ragazze" su Rai 3, nel quale la comica, rivolgendosi a un gruppo di bambine, dice che «gli uomini sono tutti pezzi di m...» e quando una bimba le chiede se lo sia anche il papà rincara: «Sì, soprattutto lui». La gag ha provocato l'ira di Lega e Cattolici anche se la conduttrice Serena Dandini, subito dopo la fine dello sketch, ha sottolineato in diretta che Finocchiaro «non ha pronunciato davvero quelle frasi alle bambine». Il pezzo comico, insomma, è il risultato di un montaggio ad hoc.



Una spiegazione che però non ha fatto desistere il deputato leghista Massimiliano Capitanio, Segretario della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, dall'inviare un'interrogazione all'azienda di viale Mazzini per far luce sull'accaduto. Capitanio vuole sapere dalla Rai «se e quali provvedimenti disciplinari verranno adottati nei confronti della comica. Il servizio pubblico radiotelevisivo non può e non deve essere questo. Questa non è comicità - sottolinea l'esponente della Lega - riferirsi a un papà o ad una mamma con questi termini e, soprattutto, di fronte ai bambini è una violenza psicologica sul minore, oltre che un esempio di linguaggio diseducativo e di pessimo gusto».

Ira Aiart. L'Aiart, l'associazione di ispirazione cattolica che si occupa di tv, interviene duramente su una puntata del remake 'La TV delle ragazze - Gli stati Generali 1988-2018' nel corso della quale l'attrice Angela Finocchiaro, rivolgendosi a una platea di bambine dichiara che «Gli uomini sono tutti pezzi di merda» e alla domanda da parte di una bambina se lo fosse anche il suo papà, risponde: «Soprattutto il tuo papà». «Una 'scenettà surreale e diseducativa - commenta l'associazione cattolica - trasmessa sulla tv di Stato, da un programma che per quanto sia sbilanciato su ironia e sarcasmo, fatichiamo ad accettare».
Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, commenta: «Una pagina di televisione che snatura le relazioni umane, vìola il valore della famiglia e della religione, danneggia fortemente i minori». «Segnaleremo - annuncia Baggio - il programma agli organismi di vigilanza e chiederemo spiegazioni ad un Servizio Pubblico che dovrebbe difendere i suoi spettatori da queste derive e se non lo fa si rende colpevole di un dis-servizio pubblico antieducativo che annienta ogni regola deontologica e costituzionale».
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