"Una volta nella vita": al Teatro dei Satiri un viaggio surreale che parla di morte (e rinascita)

"Una volta nella vita" al Teatro dei Satiri con Nicola Canonico
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Giovedì 31 Ottobre 2013, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 19:37
“Surreale” forse il termine pi adatto. “Una volta nella vita”, lo spettacolo che andr in scena fino al 10 novembre al Teatro dei Satiri di Roma, parla di morte ma anche di rinascita.

Tre uomini si risvegliano su dei lettini di un obitorio, senza il ricordo di come siano finiti in quel luogo. Al loro fianco una donna, anch’essa protagonista della stessa sorte ma a differenza degli altri non ricorda niente di sé. Un romano truffaldino, un erudito gentiluomo del nord e un napoletano imbranato, si confronteranno sulle Grandi Domande della Vita, aiutati da una stralunata ragazza che non ha risposte.



Sarà l’inizio di un viaggio surreale attraverso i pochi elementi di cui dispongono; la frenetica costruzione di un puzzle di ricordi per venire a capo di quella nuova realtà.



L’arrivo di un bizzarro barelliere e un finale a sorpresa arricchiscono un testo divertente e grottesco. Fra comicità, riflessioni, speranze e purificazione di se stessi, i nostri protagonisti scopriranno di avere un comune destino che li ha colti nell’attimo della propria esistenza e li ha eguagliati nella stessa dimensione e che solo insieme potranno sciogliere l’enigma che li ha portati a ritrovarsi in una situazione così inusuale.



“Una volta nella vita” è una commedia che con ironia e leggerezza abbatte il confine fra se stessi e la propria spiritualità, un viaggio molto intenso dove l’uomo diventa non solo protagonista del suo passato ma artefice del suo cammino verso una nuova “vita”.



Con Nicola Canonico, Franco Oppini, Pietro Romano, Angela Tuccia. Regia di Luigi Russo e testo di Gianni Clementi.
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