Primo maggio, 700 mila in piazza San Giovanni per il concertone: Pelù e Hunt scaldano la serata

Pelù
5 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Maggio 2014, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 08:21

In piazza San Giovanni e nelle vie limitrofe quasi un milione di persone ad assistere al tradizionale Concertone del Primo maggio, secondo quanto riferiscono gli organizzatori. San Giovanni si è andata riempiendo per tutto il pomeriggio raggiungendo il culmine durante la prima serata con Tiromancino, Pelù, Rocco Hunt e Clementino.

Un concerto senza ospiti internazionali. Sobrio, come avevano annunciato gli organizzatori alla vigilia.

In una piazza dove sono presenti più disoccupati che occupati, nel giorno della Festa dei Lavoratori. Un concertone fatto di contenuti e storie raccontate, come quella di Elisa Claps, che ha chiuso la prima parte della maratona musicale.

Il 1 maggio di piazza San Giovanni, nonostante la crisi, nonostante il moltiplicarsi di eventi analoghi in altre città - primo tra tutti quello di Taranto - continua ad essere il catalizzatore per migliaia di giovani che si sono riversati oggi nella piazza, almeno 300 mila finora. Più dell'anno scorso, affermano gli organizzatori, e il clou è atteso tra qualche ora, quando sul palco arriveranno i 'big': Tiromancino, Piero Pelù, Rocco Hunt e Clementino, Perturbazione.

La lunga maratona si è aperta con le band emergenti del contest 1Mfestival. Poi a riscaldare la folla sono arrivati i Modena City Ramblers con il loro omaggio a Peppino Impastato. Poi sono saliti sul palco Francesco Di Bella, Velvet, Taranproject e Daniele Ronda, Levante, Agricantus, Statuto, Kachupa, P-funkin band, Riccardo Sinigallia. Tra le curiosità di quest'anno, la presenza nel backstage riservato alla stampa, per la prima volta, di una troupe cinese dell'agenzia di stampa Xinua.

Edoardo Leo. «Il mio spirito e il mio entusiasmo è quello di un ragazzo che vedeva lo spettacolo dalla piazza». Lo ha detto Edoardo Leo, nel backstage del palco del concertone del Primo Maggio a San Giovanni . «Il pubblico è sorridente, contento, va bene così. Non mi aspettavo niente, sto vivendo questa manifestazione momento per momento».

Dario Vergassola. «Ci vorrebbe una festa del Primo Maggio tutti i giorni, come anche l'8 marzo. Questa platea ha voglia di ridere, ma fino a quando avrà voglia di farlo?». Dario Vergassola, mette per un attimo i panni dell'istrione nel backstage del palco di San Giovanni. «Quando ero giovane io in qualche modo la sfangavi, ma ora in questa piazza ci sono più disoccupati che occupati. È un disastro. Non so cosa faranno Grillo oBRenzi, ma non mi sembra di vedere niente di buono». Poi torna ironico come al solito prima di risalire sul palco a condurre la lunga maratona musicale: «come dice mia moglie, finchè non se ne accorgono, vado a far finta».

Il segretario generale della Cgil. «Ci sono tante feste per il 1 Maggio ma questa piazza rimane il punto di partenza». Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, è arrivata a S.Giovanni a Roma, dove è in corso il Concertone. «Negli ultimi anni era venuto un pò meno il senso di questo evento: troppa, troppa musica. Ma non è questo il nostro ruolo - ha continuato il leader Cgil, che l'anno scorso aveva definito l'evento 'datatò -, quello che stiamo recuperando è la costruzione di una relazione. Il nostro deve essere un messaggio di presenza. Stiamo tornando all'antico, a parlare di storie e di lavoro».

Rocco Hunt. «Per quello che faccio, per le storie che racconto, forse sarebbe stato più giusto essere a Taranto. Se avessi potuto sdoppiarmi avrei cantato sia qui a Roma che lì». Rocco Hunt, che tra poco salirà sul palco del concertone insieme a Clementino, promette però di salutare l'evento di Taranto. «Essere qui davanti a 700 mila persone è una bella scossa di adrenalina - dice ancora il rapper salernitano - il mio ricordo del Primo Maggio è legato a mio nonno. Per lui, operatore ecologico, era l'unico giorno di svago. Ricordo che dalla sera prima preparava la colazione per tutto il pullman che veniva a manifestare proprio qui a Roma».

Piero Pelù. Contro Renzi, contro le toghe rosse che hanno condannato Berlusconi ai servizi sociali, contro la disoccupazione. Piero Pelù è scatenato durante la sua performance sul palco del Primo Maggio a Roma. «Gli F35 rubano i soldi a scuole e ospedali. Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro», ha attaccato il rocker fiorentino. «Il non eletto, ovverosia il boyscout di Licio Gelli - ha continuato Pelù - deve capire che in Italia c'è un grande nemico, un nemico interno che si chiama disoccupazione, corruzione, voto di scambio, mafia, camorra, 'ndrangheta. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi, forse siamo noi». Pelù si scaglia anche contro la guerra «gli unici cannoni che ammetto sono quelli che dovrebbe fumarsi Carlo Giovanardi».

«Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla. Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose. Ormai i mezzi di distrazione di massa sono compatti sulla propaganda. Ci vuole una voce fuori dal coro», ha poi detto Piero Pelù subito dopo la sua esibizione sul palco del Primo maggio a Roma durante la quale ha attaccato Renzi, Berlusconi, Marcello Dell'Utri, le toghe rosse. «Stasera non ho detto nulla, ero posseduto dal ribelle che è dentro di me - ha ironizzato il rocker fiorentino - e comunque la cartina di tornasole è mia madre: mi ha chiamato e mi ha confermato "hai detto tutto bene"».

Federica Sciarelli. «Volete che la chiesa dove è stata uccisa Elisa Claps venga riaperta o che venga trasformata in un centro antiviolenza?» È la provocazione lanciata alla piazza di San Giovanni da Federica Sciarelli. La conduttrice di ''Chi l'ha visto'' nel suo intervento dal palco del concertone ha ricordato la ragazza di Potenza scomparsa nel 1993 a sedici anni i cui resti sono stati ritrovati nella chiesa della Santissima Trinità solo nel 2010.

Minuto di silenzio. Su invito di Edoardo Leo il pubblico che affolla piazza San Giovanni a Roma per il Concertone ha rispettato un minuto di silenzio per i morti sul lavoro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA