Partiti, anche un po’ furbescamente, sfruttando l’ondata del punk inglese, gli Stranglers se ne distaccarono abbastanza presto dirottando verso un rock poderoso ma elegante nel quale le tastiere di Dave Greenfield hanno grande presenza. La loro sterzata li condusse verso atmosfere stile Doors che erano uno dei punti di riferimento della band e che riecheggiano soprattutto grazie alla vocalità del chitarrista-cantante Hugh Cornwell. La ritmica, affidata al bassista Jean Jacques Burnel e al batterista Jet Black, completò il quadro.
I primi dischi, specialmente l’esordio Rattus Norvegicus, sono marcatamente punk anche se qua e là è facile notare contaminazioni più “eleganti”. Una delle vette della loro discografia è senza dubbio il sesto album La Folie registrato nel 1981 nel quale lo stile multiforme e sofisticato della band si manifesta in tutta la sua grandezza.