Fuori dal coro, un suicidio misterioso nel primo romanzo di Aldo Forbice

Fuori dal coro, un suicidio misterioso nel primo romanzo di Aldo Forbice
di Renato Minore
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Lunedì 27 Febbraio 2017, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 14:33
“Fuori del coro” è il primo romanzo di Aldo Forbice, il giornalista e uomo di radio, saggista, polemista. E appare al lettore come il naturale approdo per le molte scritture da lui praticate (anche quella della poesia, una poesia con forti connotazioni di impegno civile e sociale), per raccontare una tormentata storia in cui si possono riflettere molte delle incertezze e dei conflitti che animano i nostri giorni. Al centro della vicenda un giornalista assai noto, storico conduttore di un programma radiofonico di grande audience e sempre oggetto di dibattito e di polemiche, coinvolto nelle indagini per il suicidio di una donna da lui conosciuta. Un suicidio alquanto misterioso che potrebbe anche non essere stato un suicidio, ma qualcosa d’altro, in un garbuglio di ipotesi su cui indaga un poliziotto coadiuvato dallo stesso giornalista, trasformatosi in abile detective.

La sua vita privata si intreccia con quella professionale che lo vede protagonista di campagne umanitarie contro la pena di morte, la tortura, la violenza su donne e bambini, in un spettro di interventi e sollecitazioni che riscaldano la temperatura dell’ascolto radiofonico. Da un lato, così, c’è l’inchiesta che passa al setaccio i fatti che avrebbero portato la donna a gettarsi da una finestra, dall’altro si parla di mutilazioni genetiche, di rifugiati politici, di bambini seviziati. Come due strade all’apparenza parallele che però s’incrociano in più punti. Il racconto riesce ad essere serrato nei momenti di maggiore tensione investigatrice e anche diluito, oltre la dimensione strettamente romanzesca, intorno ai temi che riguardano l’impegno giornalistico, la capacità/difficoltà di sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica su grandi questioni che riguardano il tormentato universo contemporaneo, segnato da violenze, guerre, disordini d’ogni tipo.

Il ritratto di un uomo coinvolto su vari fronti riesce ad essere più credibile proprio perché è a più facce, oltre alla narrazione si affida a forme miste di scrittura, , come la documentazione saggistica e la poesia. E una poesia è posta in calce a molti capitoli, come una sorta di suggello che accorda il sentimento e il movimento del racconto. Poesie che appartengono al registro tematico ed espressivo del poeta Forbice il quale spesso si è interrogato sul dolore e sull'orrore del mondo, su temi di scottante attualità sulla scena del pianeta, sull'«ansia e la paura di vivere con i fantasmi sempre in agguato», in versi tesi, carichi di passione morale e civile.

Aldo Forbice
"Fuori dal coro"
Dario Flaccovio editore
318 pagine 18 euro
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