Alice nel Paese delle Meraviglie, all'asta rara copia autografata da Carroll

Alice nel Paese delle Meraviglie, all'asta rara copia autografata da Carroll
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Giovedì 2 Giugno 2016, 23:24 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 14:23
Esistono 22 esemplari di “Alice nel Paese delle Meraviglie” autografati da Lewis Carroll e uno sta per essere venduto da Christie’s, la più grande casa d’aste al mondo. Il 16 giugno, infatti, qualcuno si aggiudicherà un Sacro Graal da collezione stimato, stando al The Guardian, intorno ai 2 milioni e mezzo di dollari. Pensiamo ad Alice e ci vengono in mente i sorrisi dello Stregatto e il te del Cappellaio Matto per augurare un buon non-compleanno. In realtà la storia a cui si è ispirato Walt Disney per realizzare il cartone animato ha colori decisamente più forti. Era il 1864 e Charles Lutwidge Dodgson, in arte Lewis Carroll, aveva appeso al chiodo la carriera da fotografo e trovato un nuovo modo per dare spazio all’immaginazione e celebrare un amore molto particolare. Lewis era famoso per gli scatti che ritraevano bambine nude a cui lui scriveva lettere e faceva regali. E ce n’era una in particolare, Alice Liddell, che gli faceva battere il cuore. Carroll aveva 32 anni, lei solo 10.

Alice divenne la protagonista del primo romanzo che uscì con il titolo “Le avventure di Alice sotto terra”. Quando la mamma della ragazzina mise un punto a questa strana “amicizia”, lo scrittore trovò nuova ispirazione e mise nero su bianco una tagliente critica alla società vittoriana, troppo proibitiva e bigotta per i suoi gusti. Così vide la luce il Paese delle Meraviglie, un mondo di allusioni e personaggi che raccontano un’epoca e una perversione. A poche settimane dall’uscita in libreria, l’editore Macmillan & Co. decise di stampare 2mila copie in anteprima, 50 delle quali autografate e destinate ai parenti di Carroll. Ma John Tenniel, l’illustratore del romanzo, definì l’edizione “insoddisfacente” e quindi invendibile. Con l’amaro in bocca, Carroll ordinò di bruciare le “sue” 50 copie ma non tutti eseguirono. Così, 22 di quelle 50 sono rimaste in circolazione. Chi si aggiudicherà il libro all’asta avrà anche in premio una foto di Alexandra Kitchin, una delle modelle preferite da quel romanziere che, come un Brucaliffo, gettò fumo negli occhi di una società moralista che non “fece caso” a certe amicizie sulla strada della pedofilia.
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