Romics alla Fiera di Roma: i pugnali e le Jaguar di Diabolik, le tenebre di Gotham City per un esordio in noir

Romics alla Fiera di Roma: i pugnali e le Jaguar di Diabolik, le tenebre di Gotham City per un esordio in noir
di Carmine Castoro
5 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Ottobre 2015, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 10:01
Le fosche nebbie di Gotham City, le gesta di Batman, l’uomo-pipistrello, gli “swisss” del pugnale di Diabolik, la sua berlina-bulldozer piena di sotterfugi per seminare gli uomini dell’ispettore Ginko, il Male e il Bene che si scontrano su scenari metropolitani fra maxi-rapine, cyber-polizie, manie apocalittiche e guerre virtuali. Sono questi gli ingredienti più appetitosi di Romics la grande rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, i games, il cinema e l’entertainment in svolgimento presso la Fiera di Roma fino al 4 ottobre in una kermesse ininterrotta di eventi, incontri e spettacoli.



Francis Manapul, disegnatore DC comics di Batman e Flash, sarà infatti ospite alla manifestazione, lui che ha scritto e disegnato Flash e ora si occupa, con Brian Buccellato, anche di Detective Comics, la decana tra le testate di Batman. Ha disegnato Adventure Comics, Legion of Super-Heroes, Superman/Batman, Justice League e in passato ha lavorato per le maggiori case editrici americane ed europee.



Grande attenzione nel padiglione speciale allestito per il Re del Terrore in calzamaglia nera - personaggio creato dalle sorelle Giussani e dalla casa editrice Astorina, che nel 2012 ha festeggiato i suoi primi 50 anni superando abbondantemente finora gli 800 inediti in edicola -, dove guest star sarà proprio lo storico soggettista Mario Gomboli. Quali sono le caratteristiche alla base dell’estro predatorio di Diabolik grazie al quale, dai lontani anni ’60, si impossessa di gioielli preziosissimi, patrimoni museali, collezioni di diademi e tesori esotici? Senz’altro una violenza fisica inaudita che non gli arreca alcuno scrupolo morale. Sul piano strettamente criminale, invece, la sua meticolosa capacità di imitare voci, posture e abitudini di chiunque, il famigerato Pentothal con cui fa parlare quelli che deruberà nel sonno, e una vera e propria santabarbara mobile attraverso le quali evita gli inseguimenti, si barrica nella sua supercar corazzata, scombina elettronicamente interi scorci di Clerville, la città dove commette reati, per volgerli a suo favore come se l’assetto urbanistico fosse un personalissimo castello difeso da muraglie, merli e ponti levatoi che egli solo riesce ad azionare. Ma soprattutto l’uso di maschere – la cui pozione chimica per realizzarle in laboratorio scoprì da ragazzo nell’isola di King dove approdò dopo un naufragio – grazie alle quali prende il posto di qualsiasi uomo abbia la sua altezza e robustezza.



Romics offre una carrellata di tutte le notissime performance fumettistiche di Diabolik, con una esposizione ragionata di tavole storiche, copertine (quella del numero 1, da antiquariato), silhouette ad altezza naturale e le famose jaguar, la E-Type tradizionale e la F-Type della prossima serie in uscita a novembre “DK”.

Nel remake (2006) sceneggiato da Alfredo Castelli del primissimo episodio che battezza Diabolik Il Re del Terrore, scritto nel 1962 dalla stessa Angela Giussani – e che Romics mette in vetrina, giustamente -una frase messa in bocca al malefico principe delle tenebre è particolarmente esemplificativa e chiarisce il futuro di questo intramontabile eroe negativo. Diabolik - ancora illustrato con occhi molto gotici, impettito in un look maudit - entra nel suo sottoscala super-attrezzato, butta via il viso di gomma di uno psichiatra al quale si era poco prima sostituito e dice: “ Sì, Ginko starà all’erta. Magari potrà intuire qualcuna delle mie mosse… però non sospetta l’esistenza di maschere, e quindi non ha modo né di seguirmi, né di comprendere le mie azioni…”. Questo “non farsi comprendere” sarà l’inizio di una saga infinita fatta di lame che fendono l’aria della notte, assassini, colpi del secolo e grande complicità con una fantastica bionda al suo fianco, la mitica Eva Kant, sempre pronta a seguirlo nelle più acrobatiche e rapaci prestazioni da cacciatori di bottino.



Il Festival del Fumetto 2015 presenta anche altre sorprese, prospettive e iniziative di grande prestigio, all’insegna di una certa crossmedialità di contenuti, linguaggi, estetiche. Come quella del musicista Gerardo Casiello, in “Alcuni piccoli film”: undici clip-video, un legame unico tra fumetto, animazione e musica. Video musicali che coinvolgono grandi autori. A Romics in mostra le tavole originali degli artisti che hanno preso parte al progetto: Riccardo Mannelli, Laura Scarpa, Zerocalcare, Pierdomenico Sirianni, Valerio Bindi, Bambi Kramer, Giuseppe Giannattasio, Stefano Argentero, Amedeo Nicodemo. Percorrendo le nuove strade della comunicazione tracciate dal web e dai social-network, clip-video di “Alcuni piccoli film” saranno pubblicati e diffusi gratuitamente in rete con cadenza settimanale a partire da martedì 6 ottobre.



A Romics anche un’imperdibile mostra dedicata a Bruno Bozzetto: disegni originali, lucidi per la realizzazione dei film d’animazione, fumetti introvabili sul Signor Rossi, gadget storici.

Un percorso biografico sulla grande carriera di Bozzetto: i cortometraggi che hanno costellato tanta della sua produzione, i film del Signor Rossi e i fumetti, raramente esposti al pubblico, dedicati allo stesso personaggio, alcuni disegni per i corti realizzati per Quark, i lucidi e i disegni dei lungometraggi “West and Soda”, “Allegro non Troppo” e “Vip mio fratello Superuomo”.

Molto interessante anche il progetto della Link Campus University presente con uno stand che rilascia materiale sul Corso universitario di Formazione e Addestramento all’utilizzo dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), altrimenti detti “droni”. Per chi già lavora nel campo dei rilievi, l’utilizzo dei SAPR apre nuovi scenari occupazionali ottimizzando i tempi di lavoro (pur garantendo una elevata qualità nei risultati attesi) con riduzione dei costi in ogni attività che necessita di rilevamenti del territorio (terreni, acqua, ambiente, edifici ed infrastrutture).



Un tipo di apparecchi che ben si attagliano al clima di “guerre stellari” che si respira in alcune aree di Romics dove frotte di ragazzini si assiepano per giocare alle console dei videogame di ultimissima generazione. Ma la vera anima di Romics sono tutti i personaggi coloratissimi che comprano, vendono, si travestono, si identificano nelle leggende delle strip e dei manga, rappresentano mercatini di gadget, cartoline, libri, spade, parrucche, pupazzetti e quant’altro si può sfoggiare sulla mensola di una cameretta, sul cruscotto di una vettura, nell’anellino di un portachiavi. Dall’1 al 4 ottobre sarà possibile ottenere anche uno speciale annullo prodotto da Poste Italiane che hanno seguito in particolar modo gli eventi collegati alla figura noir di Diabolik.

Un modo carino di ufficializzare la bellezza tutta pop del fumetto come interprete privilegiato dell’attualità e dell’immaginario collettivo, oltre ogni discriminazione fra cultura “alta” e cultura “bassa”