C'è chi sale sul palco a ritirare l'ambita statuetta e chi rimane in poltrona a bocca asciutta. Chi sfila sul red carpet in abito firmato e chi presenta la serata in mutande. Per il resto la serata degli Oscar 2015 sembra essere passata senza grandi scossoni: certo, tranne quando Emma Stone, coprotagonista del pluripremiato Birdman, ha pensato bene di alzarsi la gonna mettendo in bella vista quel che c'era sotto e assicurandosi, se non la statuetta, almeno il momento "hot" della serata.
Molti flash per Scarlett Johansson in versione aggressiva sia per il nuovo doppio taglio che per l'abito firmato Atelier Versace, anche se la più bella era senza dubbio Keira Knightley, incinta e avvolta da un romantico (e fiorato) Valentino.
Non entusiasma il presentatore Neil Patrick Harris, che ad un certo punto avrà pensato di portare a casa la serata salendo sul palcoscenico in mutande.
Non può mancare il consueto discorso sui diritti delle donne, pronunciato da una convinta Patricia Arquette che ringrazia per la statuetta ricevuta per "Boyhood" e con l'occasione ricorda la necessità, finalmente, di arrivare alla parità dei diritti, provocando un'ondata di entusiasmo scatenato nelle spettatrici Merryl Streep e Jennifer Lopez. Entusiasmo non condiviso dai più: le critiche del giorno dopo bocciano la candidatura della Arquette a eroina del femminismo.
Bocciato (e insultato) dai social anche Sean Penn per la battuta sulla green card all'osannato regista Inarritu, malgrado il diretto interessato abbia dichiarato di non essersela presa. Molto rumore per nulla.
E, per rispettare la tradizione inaugurata l'anno scorso, anche quest'anno c'è Il selfie degli Oscar: quello di Jennifer Lopez e Merryl Streep che, sedute vicine in platea per non si sa quale caso, diventano grandi amiche e si fanno pure l'autoscatto.