“Cinema e Ambiente Avezzano”, in Abruzzo il festival green tra corti d'autore e docufilm sulla sostenibilità

Cala il sipario sulla settima edizione della kermesse cinematografica diretta dal regista Paolo Santamaria e dedicata, quest'anno, al tema della scarsità idrica. Tra gli ospiti l’attore Nicola Nocella, nel ruolo di presidente di giuria, e Osvaldo Bevilacqua, conduttore Rai della storica trasmissione “Sereno variabile”

Festival Cinema e Ambiente Avezzano_credits Courtesy of Press Office
di Gustavo Marco Cipolla
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Lunedì 19 Giugno 2023, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 12:18

La ricerca della sostenibilità, il rapporto tra l’uomo e la natura, "la forma dell’acqua" e la scarsità idrica sono i temi della settima edizione di “Cinema e Ambiente Avezzano”, kermesse cinematografica che, in Abruzzo, vanta la direzione artistica del talentuoso regista Paolo Santamaria, pluripremiato filmmaker che ha collaborato, fra gli altri, con alcuni celebri gruppi musicali realizzando i docufilm “Ex-Otago-Siamo come Genova” e “La piazza della mia città-Bologna e Lo Stato Sociale”. La "sete" ha rappresentato il fulcro dei dibattiti e degli incontri serali en plein air moderati dal creative director Alessio De Stefano nella cittadina abruzzese in provincia de L’Aquila. Piazza Risorgimento, con vista sulla Cattedrale di San Bartolomeo (detta dei Marsi), ha ospitato per cinque giorni, prima della trasferta nel weekend al Teatro Talia e nel cortile di Palazzo Ducale dello splendido borgo di Tagliacozzo grazie all’ausilio dell’attore Manuel Amicucci, talk con esperti e cultori della materia che hanno affrontato l’argomento dello spreco e i problemi cruciali legati alla salvaguardia del pianeta.

 

Sarebbe banale parlare di semplice sensibilizzazione verso l’ecologia, piuttosto l’attivismo passa concretamente per il linguaggio filmico, documentaristico e artistico, rappresentando la chiave di lettura di una manifestazione che, ogni anno, coinvolge giovani talenti nostrani e internazionali. Se poi la “Siccità” dipinta dalle immagini di Paolo Virzì è diventata, quasi per ironia della sorte, l’antitesi delle alluvioni che di recente hanno colpito l’Emilia Romagna, in Abruzzo si discute di emergenza e crisi climatica già in atto. Qualcosa di lontano da un mero cambiamento e che, attualmente, necessita di prevenzione e cure. Soluzioni sostenibili, la funzione delle nuove tecnologie, l’evoluzione e le prospettive future: 41 film in concorso, tra corti e lungometraggi, proiezioni in arena, e non solo, svelano il focus della rassegna spaziando dalla fiction al documentario e al genere di animazione con più di 50 registi,13 preview italiane e due straniere, ben 13 Paesi rappresentati in quattro sezioni e un contest per la migliore sceneggiatura. L’evento green targato “CinemAbruzzo” e “The Factory” ha previsto l’esposizione dell’artista vicentino Marco Borgarelli che con i suoi “Guadi”, tra percorsi interattivi creati con le spugne per lavare le automobili, poltroncine gonfiate con i gas di scarico delle macchine e tele, sulle quali con la tecnica del “washing” restano impressi i segni dell’inquinamento che trasforma e contamina il corpo, traccia una metafora della vita. Così l'esistenza scorre in una quotidianità insalubre e non attenta a preservare il domani. Nessun ricorso all’upcycling e al riciclo di elementi in disuso per le sue singolari opere provocatorie che, di certo, prediligono l’originalità compositiva come le macro-installazioni di cui è artefice in ampi spazi industriali. L’indagine sul lessico innovativo della settima arte vuole veicolare contenuti inediti mediante la filiera produttiva dell’audiovisivo, amplificando il senso di comunità e networking. Il concorso è articolato nelle quattro categorie “Nessun pianeta B”, “Il respiro della terra”, “Mondi lontani” e “Zanne e sangue”, illustrate magistralmente sulle t-shirt dai disegni di Gianpaolo Calabrese, con lavori provenienti da Italia, Brasile, Messico, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, India, Paesi Bassi, Libano e Svizzera. Presidente di giuria Nicola Nocella, vincitore del Nastro d’Argento nel 2010 come migliore interprete esordiente per “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati e, nel 2011, come migliore attore per il cortometraggio “Omero bello di nonna” di Marco Chiarini. «Sono davvero felice di essere qui, torno sempre volentieri. Sin da subito ho capito l’urgenza delle tematiche toccate dal festival e noto con piacere un coinvolgimento sempre maggiore. Cinema e Ambiente lavora sulla consapevolezza, è necessario comprendere quanto sia importante difendere il pianeta e qui lo si fa tramite un mezzo potente quale è il grande schermo. - spiega Nocella che dal 2021 non ha perso un appuntamento e dal 6 luglio, in uscita con "Medusa Film", porterà in sala la pellicola “Rido perché ti amo” per la regia di Paolo Ruffini e di cui è protagonista oltre che sceneggiatore - Una manifestazione che parla al proprio territorio, all’Abruzzo, generando una partecipazione attiva e virtuosa di tutti coloro che la popolano, fidelizzando un pubblico che non può fare a meno di tornare annualmente in questi luoghi. Un po’ come è accaduto a me». Novità i 20 giurati mondiali under 25, in collaborazione con Amfi International. L’iniziativa progettuale, nata nel 2016 con “Ambecò”, cooperativa impegnata nei settori dell'educazione ambientale e del turismo naturalistico, è esplosa nel 2019 in seguito al programma promosso da Mibact e Siae “Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura”, poi denominato “Per chi crea”. Lo scopo è quello di consolidare le opportunità di valorizzazione territoriale dopo il fermo imposto dalla pandemia, coniugando il mezzo cinematografico, quale meccanismo empatico ed empirico, alle contaminazioni artistiche e allo spettacolo dal vivo. Inoltre, la rassegna è patrocinata dal Parlamento europeo, grazie alla presidente Roberta Metsola, da diverse associazioni, enti e Ong, ed è supportata per il primo anno dal Ministero del Turismo. Nei sette giorni del cinefest, la visione di “A journey into Diamante - The Blue Goddess” di ETT Gruppo SCAI e del Comune calabro che, nell’ambito della promozione del suo acquario multimediale, ha coprodotto proprio con ETT un‘esperienza in "Virtual Reality" che gli spettatori hanno potuto ammirare indossando appositi visori e vivendo un viaggio immersivo. Alla conferenza di presentazione, condotta dalla critica cinematografica Raffaella Salamina, non sono mancati l'International project manager ed experience designer Adele Magnelli, il content curator e digital storyteller Alessandro Cavallaro e il delegato dell’amministrazione comunale di Diamante Antonio Cauteruccio. E, ancora, la mostra “Life safe crossing” che, per concessione del Parco nazionale della Maiella, con l’uso di pannelli informativi accende i riflettori sulla sicurezza e la conservazione della fauna selvatica tra cui l’orso marsicano. Mentre le “Cinescursioni” all’aperto, organizzate in sinergia con “Fondazione Carispaq”, svelano le meravigliose location protagoniste dei set cinematografici abruzzesi, dalle Rovine romane di Alba Fucens e il suo Anfiteatro ai piedi del Monte Velino, fino a Tagliacozzo. Ricordando che ci si trova nella "Regione verde d’Europa” dalle infinite potenzialità ambientali con tre parchi nazionali, uno regionale, 52 tra riserve protette e naturali, tantissimi borghi. Fra i numerosi ospiti presenti spiccano i nomi di Osvaldo Bevilacqua, divulgatore e storico volto della trasmissione Rai “Sereno variabile”, Enzo Di Salvatore, professore associato di Diritto costituzionale all’Università di Teramo, Cristina Franchini, Relazioni esterne Unhcr - Rappresentanza per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, il data scientist e fondatore di “Trace Technologies” Marco Ferrante seguiti dall’ideatore di “Adaptation.it” Marco Merola, la presidente di “Water Grabbing Observatory” Marirosa Iannelli, l’attivista di “Ultima Generazione” ed “Extinction Rebellion” Alessandro Berti, la biologa Serena Frau, l’esperta di comunicazione di “Rewilding Apennines” Angela Tavone, il presidente Fsc Italia Mauro Masiero e Francesca Rachele Oppedisano, curatrice presso l’Azienda Speciale Palaexpo della Capitale, la cantautrice Annalisa Andreoli, alias "Santanna", accompagnata alla chitarra da Tatiana Mele. «È singolare interpretare oggi il mito di Prometeo, colui che pensa prima di agire. Il titano, amico degli esseri umani, si batte sacrificando sé stesso per offrire a questi ultimi il “fuoco divino”, simbolo di intelligenza e memoria ma anche di astuzia - fa sapere Santamaria affiancato dalla sorella project manager Chiara e dalla coordinatrice Valentina Traini - Prometeo, per le sue azioni in favore dell’umanità, viene punito e incatenato sulle desolate rupi della Scizia, ai margini del mondo civilizzato. Non pentito, è condannato da Zeus a sprofondare nel centro della terra e a subire un atroce contrappasso in cui l’aquila Aithon dilania le sue carni giorno dopo giorno, eterno ritorno di supplizi e sofferenza.

La lotta prometeica è il simbolo della sfida del progresso e della civiltà contro il potere, di opposizione morale alla tirannide. Ma l’aquila Aithon oggigiorno siamo noi, a fagocitare una Terra avvinghiata a sé stessa, preda di quel fuoco donato agli uomini, troppo spesso arido strumento di arroganza».

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