Quando si dice un Natale ad arte. Lucio Dalla veste i panni di San Giuseppe, Gigliola Cinquetti quelli di Maria, David Bowie che diventa un angelo, e tra i pastori e i Re Magi compaiono Pavarotti, Rino Gaetano, Renzo Arbore e Freddie Mercury. Tutti rigorosamente "accesi". Et voilà, agli Uffizi si accende il presepe (più profano che sacro) in stile pop-music. A firmarlo, l'artista pavese Marco Lodola. I personaggi dalle silhouette sgargianti e aura Pop-Art sono allestiti al primo e secondo piano delle Gallerie museali (ora chiuse per le misure anti-Covid) e si vedono illuminati dalle ore 17. Uno show per tutti i giorni di festa. Scelta audace? Piacerà? Quello che è sicuro è che farà parlare di sè. Gli Uffizi non sono nuovi ad ospitare l'arte contemporanea.
Il leitmotiv del Presepe è la musica leggera, in particolare quella italiana, e propone, nei panni dei protagonisti del Presepe, molti dei cantanti che nel corso dei decenni hanno partecipato al festival di Sanremo.
Sempre il Verone accoglierà anche il bue, l’asinello ed una stella a simboleggiare Gesù bambino: questo gruppo sarà visibile dal Ponte Vecchio, mentre un terzo, formato da un piccolo esercito di pastori e re magi, lo si vedrà dal piazzale degli Uffizi. Da questa visuale si potranno ammirare tante star della musica sia italiana che estera: tra queste, solo per citarne alcune, Freddie Mercury, David Bowie, Louis Armstrong, ma soprattutto artisti nostrani come Luciano Pavarotti, Rino Gaetano, Mina, Renzo Arbore, Rita Pavone, Max Pezzali, Caterina Caselli.
Il Presepe di Marco Lodola che arriva nel museo di Firenze, accolto dal direttore Eike Schmidt, aveva fatto parlare molto di sè negli ultimi giorni (con tanto di servizio di Striscia la Notizia) perché per la festa dell'Immacoilata si sarebbe dovuto allestire nella sede romana della Rai di viale Mazzini, quando invece il progetto è stato congelato. Gli Uffizi sembrano così consolare l'artista. Lo stesso critico d’arte Vittorio Sgarbi ha commentato: «La scelta del pirotecnico direttore Eike Schmidt di chiamare l’artista della luce per eccellenza, Marco Lodola, a comporre il suo presepe nel Verone degli Uffizi perché domini e si rispecchi nell’acqua del fiume, e sia visibile dal Lungarno, è una intuizione moderna e originale»