Figlio di un robivecchi italiano emigrato in California e di una infermiera danese, Baldessari aveva cominciato la sua carriera come pittore semiastratto. A metà anni '60 aveva cominciato a sperimentare oltre la tela, girando film, creando collage e installazioni. Nel 1970 era diventato famoso prendendo le distanze dalla sua produzione precedente: aveva bruciato i quadri ripudiati del periodo 1953-1966 nel crematorio di una impresa di pompe funebri di San Diego, usando poi le ceneri per fare biscotti. The Cremation Project - o meglio l’urna che conteneva i dolcetti - fu esposto al MoMA di New York nella mostra «Information», la prima importante rassegna di arte concettuale organizzata in America. Influenzato da Marcel Duchamp e a sua volta ispirazione per altri artisti contemporanei da Barbara Kruger a Cindy Sherman, Matt Mullican e David Salle (quest’ultimo lo definì «un gigante», in senso sia letterale che metaforico), Baldessari traeva le sue immagini dai mass media o dal cinema.
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