Ad arricchire il percorso, all’interno del ricco universo creativo dell’artista, un corpo di lettere dell’Archivio di Stato di Massa, nonché un contratto, finora sconosciuto, del 1783 tra il conte Del Medico Staffetti e Antonio Canova per l’acquisto dei blocchi di marmo necessari per la realizzazione del “Monumento funebre di Clemente XIV”.
La mostra si sviluppa nella splendida cornice del Museo Carmi nell’ottocentesca Villa Fabbricotti, circondata dal Parco della Padula, sede di una collezione di opere di scultura ambientale - attraverso sei ambienti di forte impatto emozionale, tra cui preziose opere come la “Maddalena giacente”, uno degli ultimi gessi canoviani da poco restaurato dall’Accademia di Belle Arti di Carrara. Dopo un’introduzione sulla “Vita e opere di Antonio Canova”, il percorso della mostra si sofferma su uno dei massimi capolavori dello scultore, “Paolina Borghese”; prosegue con le suggestive installazioni dedicate al rapporto tra “Canova e la danza”, poi con un approfondimento su “Canova. Il viaggio a Carrara e l’Accademia di Belle Arti”, per concludersi con l’immaginifica fiaba di “Amore e Psiche” e il modello in gesso di “Venere e Adone”.
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