Scotti: "Io, l'alter ego di Sorrentino
adesso volo verso l'Oscar"

Filippo Scotti in "E' stata la mano di Dio"
di Gloria Satta
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Martedì 8 Febbraio 2022, 21:44

Prima il Premio ”Mastroianni” a Venezia, poi la partecipazione a Sanremo dove ha letto una poesia di Franco Arminio in coppia con Marco Mengoni, ora la nomination all’Oscar di ”E’ stata la mano di Dio”, il film di Paolo Sorrentino in cui interpreta Fabietto, il regista da adolescente: Filippo Scotti, 22 anni, napoletano, lanciato dalla serie Netflix ”Luna nera” e presto nuovamente sugli schermi con il film ”Io e Spotty” di Cosimo Gomez, assapora il suo momento d’oro.
Si aspettava di arrivare in finale all’Oscar?
«Ho cercato di non pensarci, ogni volta che mi parlavano di nomination cambiavo discorso. Ora che è una realtà ci credo, ma sono sopraffatto dall’emozione».
Andrà a Los Angeles per la notte delle stelle?
«Non ho ancora parlato con Paolo, non sono nemmeno riuscito a commentare la nomination con lui. Ma spero vivamente di andare all’Oscar».
Cos’ha in comune con il giovane Sorrentino?
«La timidezza che lui esprimeva tenendosi tutto dentro mentre io tendo ad esternare, ad esplodere. Incomune con lui ho anche la tendenza di osservare e la voglia di confrontarmi con le persone più grandi».
E’ stato imbarazzante girare la scena di sesso con la Baronessa?
«Un filo d’imbarazzo l’ho provato, lo ammetto. Ho fatto uscire tutti e sono stato aiutato dal regista e dalla stessa attrice Betti Pedrazzi».
E come ha superato l’impaccio?
«Ho pensato che quella scena fosse un momento poetico in cui la Baronessa spronta il mio personaggio, Fabietto, a inseguire il suo futuro».
Ed è stata quella la scena più difficile del film?
«No, ho trovato più complicato girare la sequenza in cui Fabietto si confronta con il regista Antonio Capuano».
Cosa le ha insegnato il recente successo?
«Ed essere più consapevole delle cose, soprattutto dei miei limiti. E a fare scelte oculate».
Chi la consiglia?
«Ho la fortuna di avere accanto Sorrentino e la moglie Daniela D’Antonio: rappresentano la mia bussola, la mia seconda famiglia».
Riceve molte proposte?
«Sì, ma non ho fretta di scegliere. Non ho ancora firmato nulla per il futuro, mi godo il momento».
E cosa si augura per il futuro?
«Di rimanere sempre in ascolto.

E non rinunciare ad essere coerente con me stesso».

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