Oscar, oggi la consegna dei premi: Julianne Moore la favorita

Oscar, oggi la consegna dei premi: Julianne Moore la favorita
di Gloria Satta
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Domenica 22 Febbraio 2015, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:41

Stanotte verranno consegnati gli Oscar in un'atmosfera più che surriscaldata: intorno al Dolby Theatre e a Hollywood Boulevard, da giorni chiuso al traffico, i controlli sono febbrili, c'è uno schieramento mai visto di forza pubblica e un paio di giorni fa si è registrato perfino un allarme bomba che prima di rientrare ha gettato nel panico l'intero quartiere. Boyhood, il film superfavorito, sembra perdere terreno a favore di Birdman e c'è addirittura chi scommette su una vittoria a sorpresa di American Sniper. Quanto agli attori, in pole sono sempre Julianne Moore e Edward Redmayne (rispettivamente in Still Alice e La teoria del tutto) e su J.K. Simmons e Patrica Arquette, magnifici non protagonisti (di Whiplash e Boyhood). Tra i film stranieri la vittoria di Timbuctu, che in Francia ha sbancato i César, sembra scontata.

Intanto una leggenda di Hollywood, Liza Minnelli, benedice il più giovane eroe dell'Oscar: Ellar Coltrane, l'attore oggi ventenne protagonista di Boyhood, film girato nell'arco di 12 anni. «Ragazzo, è il tuo momento: goditelo.

Dacci dentro e non ti scoraggiare mai», ha esclamato la diva abbracciando l'emozionantissimo Coltrane tra le ovazioni del pubblico del Chinese Theatre, attiguo al Dolby che ospiterà la notte delle stelle.

LA STAR

Questo momento ad alta intensità emotiva ha chiuso in bellezza la X edizione di “Los Angeles, Italia”, la rassegna che Pascal Vicedomini organizza con passione e tenacia del 2007, portando a Hollywood nella settimana degli Oscar il meglio del cinema italiano recente. La diva di Cabaret, che sta per compiere 69 anni, ha ricevuto il Premio alla Leggenda in una delle sue rare uscite pubbliche. Porta infatti sul corpo i segni delle malattie e delle disavventure (un ictus, varie polmoniti, ricoveri per alcolismo, divorzi, aborti) che hanno costellato la sua vita. Ma, avvolta in un mantello color pervinca, un po' ansimante ed ultra-emozionata, è il manifesto di chi non si arrende. «Adoro il cinema italiano», dice Liza, «i miei genitori Vincent Minnelli e Judy Garland mi hanno fatta crescere con i grandi film di Rossellini, Visconti, De Sica». E, trattenendo a sTento le lacrime: «Io sono italiana nel profondo, ho un rapporto d'amore con il Paese che mio padre mi fece conoscere a 4 anni. Ci torno ogni volta che posso».

Poi ha abbracciato uno a uno i protagonisti di “Los Angeles, Italia”: Raoul Bova, Franco Nero, Tony Renis, Sebastiano Somma, Fabio Testi, Eleonora Brigliadori, i registi Marco Risi e Paolo Genovese.

Bova, che è stato raggiunto a Los Angeles dalla fidanzata Rocío Muñoz Morales reduce da Sanremo, ha partecipato alla rassegna di Vicedomini fin dall'inizio. «Il primo anno», spiega, «abitavo e lavoravo a Hollywood, poi ho deciso di tornare a girare film in Italia e sono contento della mia scelta». Al Chinese Theatre è stato applaudito Sei mai stata sulla luna? E degli italiani presenti, Renis è quello che è andato più vicino all'Oscar: nel '99 ebbe la nomination per la canzone The Prayer cantata da Céline Dion e Andrea Bocelli nel film Alla ricerca di Camelot. «Ma poi la statuetta mi venne scippata dallla colonna sonora del Principe d'Egitto: un brano bruttissimo», ricorda con una risata un po' amara.

LA PROTAGONISTA

Chi stasera sarà protagonista dell'Oscar è Milena Canonero, arrivata in finale grazie agli stupefacenti costumi di Grand Budapest Hotel: è l'unica italiana candidata e, anche se ha già vinto tre volte (questa è la sua IX nomination), non ci ha fatto l'abitudine. «Ho molta ansia, è inevitabile», spiega tentando di sottrarsi, da donna schiva qual è, all'assalto dei media («sono timidissima»). Stasera, al Dolby Theatre, dovrà combattere con la sua rivale di sempre: l'inglese Colleen Atwood, 11 nomination e 3 statuette, in gara per Into the Woods. Nella notte delle stelle, anche la sfida tra le due lady dei costumi sarà appassionante.