«Nonostante esistessero dei precedenti in Italia e ci sia un acceso dibattito a livello internazionale, non voglio - prosegue Occhipinti - che una scelta puramente aziendale venga considerata come una posizione della sezione distributori dell’Anica, visto il mio ruolo. Per non creare ombre o imbarazzo ai miei colleghi, ritengo quindi opportuno lasciare la carica di Presidente. Cinemaundici e Lucky Red hanno deciso di produrre questo film prendendosi interamente il rischio imprenditoriale - sottolinea Occhipinti - con il solo contributo del tax credit previsto dalla Legge Cinema. Tutto il resto è venuto dopo, a film finito».
«Lascio la carica dopo cinque anni di intenso lavoro, di impegno e passione che hanno contribuito a tagliare molti traguardi», prosegue Occhipinti che elenca poi «la condivisione del percorso che ha portato all’approvazione e all’entrata a regime della nuove Legge Cinema, strumento fondamentale per il nostro settore; la creazione del Mia, che ha riportato in Italia e a Roma un moderno mercato dell’Audiovisivo; la riforma del David di Donatello; il dialogo concreto instaurato con le Major per poter normalizzare in Italia la distribuzione durante tutto il corso dellil corso dell'anno; i successi ottenuti in ambito europeo sui temi del copyright e della territorialità».
«Sono ancora molte le cose da portare avanti insieme a tutte le realtà della filiera. La strada per arrivare a un superamento della stagionalità è ancora lunga, la pirateria rimane il grande problema irrisolto. Lascio però la carica di Presidente con serenità, certo di poter e voler continuare a dare il mio contributo in qualità di
associato dell'Anica sia come produttore sia come distributore» conclude Occhipinti.
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