Costner, che nella Capitale ha ricevuto il Nastro d’argento Internazionale e partecipato allo show di Laura Pausini e Paola Cortellesi su RaiUno, ha il ruolo di un criminale al quale viene impiantata la memoria di un agente Cia, ucciso mentre dava la caccia a un gruppo di terroristi: gli agenti segreti si augurano che il criminale, attingendo ai ricordi del defunto, li aiuti a sventare una serie di attentati. «Spero che il mio personaggio resti impresso a lungo nella mente degli spettatori», dice Costner, «del resto il cinema serve proprio a regalare memorie indelebili: chi non ha imparato a baciare guardando un film?».
Se avesse la possibilità di «indossare» i ricordi di un’altra persona, chi sceglierebbe? «Mia moglie: forse per capire cosa pensa di me», risponde. E non ci sono, nel suo passato, episodi che vorrebbe dimenticare: «La mia vita è uguale a quella di milioni di altre persone, con la sola differenza che io sono famoso. Ho commesso molti errori, come tutti, ma non voglio dimenticarli perché mi aiutano a non ripeterli».
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