Maker Faire 2022, con il viaggio nel metaverso la realtà virtuale diventa protagonista

Alla grande fiera della tecnologia, che si terrà a Roma dal 7 al 9 ottobre

Maker Faire 2022, con il viaggio nel metaverso la realtà virtuale diventa protagonista
di Raffaele D'Ettorre
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:37

Da quando è stato annunciato da Mark Zuckerberg lo scorso novembre, il mondo virtuale e totalmente immersivo che va sotto il nome di metaverso ha generato aspettative (e investimenti) enormi. Meta ha promesso una rivoluzione totale del nostro modo di vivere internet e il concetto è poco a poco penetrato sia nell’immaginario collettivo che in quello imprenditoriale, tanto che già oggi in Inghilterra due aziende su tre credono fermamente che il metaverso sarà un catalizzatore inarrestabile verso la transizione digitale. Non stupisce quindi che tra le novità più attese alla prossima edizione della Maker Faire Rome, la grande fiera dell’innovazione promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma dal 7 al 9 ottobre nell’area del Gazometro Ostiense, ci sarà proprio il metaverso, in tutte le sue declinazioni e potenzialità creative.

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PARCO A TEMA
A partire da quel “Metaverse Movie Festival” che porterà per la prima volta alla fiera un catalogo di film girati in realtà virtuale, dove a farla da padrone sarà l’interazione tra lo spettatore e l’opera, con un palinsesto che spazia dai documentari all’intrattenimento, dal gaming alla videodanza, fino a interi spettacoli teatrali appositamente pensati per essere riprodotti in realtà virtuale. L’avevamo già visto nella “Venice Immersive” del festival di Venezia, quando l’isola del Lazzaretto Vecchio ha cambiato faccia trasformandosi in un vero e proprio parco a tema VR che ha coinvolto i visitatori in un’esperienza cinematografica tutta nuova fatta di portali olografici e sensori per il tracciamento capaci di catapultarli dritti all’interno del film.


IN SALA
Stesso approccio anche per il Metaverse Movie Festival, dove gli spettatori potranno sperimentare diversi tipi di tecnologie con un diverso grado di interazione, dal filmato a 360° non interattivo a videogame totalmente immersivi, dal documentario di inchiesta per appassionati di giornalismo al cortometraggio animato per i più piccoli. Un bel passo avanti rispetto a Netflix Party, timido accenno di metaverso dove già adesso si possono vedere film online con gli amici e scambiarsi commenti in chat in tempo reale. Ma, come in tutte le rivoluzioni, anche qui si va per gradi. Il passo successivo è quello intrapreso da Shemaroo Entertainment, content creator con base in India che all’interno del metaverso Decentraland ha ricostruito da zero una sala cinematografica completamente tridimensionale (con tanto di bibite e pop-corn virtuali) dove i nostri avatar possano sedersi comodamente e ammirare la rassegna (composta principalmente da proiezioni bollywoodiane) proiettata in 2d sullo schermo della sala. Intanto l’industria cinematografica si sta muovendo pian piano verso lo step finale, cioè un futuro dove a farla da padrone saranno la coesione e interazione totale tra mondo fisico e realtà virtuale/aumentata. Per ora parliamo principalmente di produttori indipendenti, ma già alcuni big, tra cui Disney e HBO, stanno muovendo i primi passi verso il mondo phygital.


LA STANZA
L’idea è quella di stravolgere per sempre il modo in cui fruiamo di media, tv e film, disegnando un universo cinematografico dove lo spettatore – che in questa concezione è anche attore e regista - possa contemporaneamente vivere e creare il film. Un concetto portato alla sua massima espressione nella Fabroom presente alla Maker Faire, una stanza immersiva che fonderà virtuale e reale avvolgendo lo spettatore con immagini proiettate dalle pareti intorno. Con queste immagini, grazie ai sensori presenti all’interno della stanza, potremo interagire attraverso i movimenti della mano o semplicemente parlando. Tanti anche gli stand a tema metaverso presenti alla fiera. “Rappresentare lo spazio virtuale” è un progetto del dipartimento di architettura di Roma Tre che esplora l’impatto della VR sul mondo architettonico, indagando sul modo in cui il metaverso, e più in generale la VR, potranno cambiare la nostra percezione degli spazi fisici. Interamente dedicato all’orientamento scolastico è invece “OrientaVerso” della Fondazione ITS per l’ICT Piemonte, una vetrina virtuale pensata per gli studenti che lasciano la scuola superiore e che adesso avranno a disposizione un intero metaverso dove essere guidati nella scelta del percorso più appropriato, esplorando contenuti e partecipando a eventi dedicati. Molto interessanti anche “Oltre il museo” dell’università di Siena, un progetto che sperimenta nuovi modelli di servizi e tecnologie innovative (alcune delle quali improntate sul metaverso) per rendere il patrimonio culturale accessibile anche alle persone anziane con disabilità, e “Spark@Mita”, che porta il metaverso nel mondo reale proiettando su una superficie fisica i contenuti in 3d.
 

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