Social journalism, la rivoluzione del Messaggero fa numeri record

Il futuro dell'informazione è il mobile journalism e il Messaggero ha già conquistato piattaforme come TikTok

La redazione web del Messaggero
di Gugliemo Nappi
4 Minuti di Lettura
Sabato 17 Giugno 2023, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 10:25

I numeri spesso fanno la storia, come i 145 anni del Messaggero che rappresentano un pezzo di vita di Roma e dell’Italia intera. Tante altre volte raccontano la realtà quotidiana. Quella del panorama internet ci dice che nella top ten italiana Il Messaggero è l’unico sito a crescere negli ultimi dodici mesi (+4,3%) in un mare di segni negativi, spesso a due cifre. I 2.018.000 utenti unici quotidiani di marzo 2023 - ultimo dato ufficiale Audiweb disponibile - non significano solo il quarto posto tra i siti di informazione nazionali (con il podio letteralmente a un passo), ma testimoniano una vera e propria rivoluzione.

La sfida (vinta) di TikTok


Da qualche mese abbiamo intrapreso con coraggio una nuova sfida, quella dei “new social”. Instagram e TikTok, come in passato Facebook e Twitter, stanno cambiando la vita di tutti, anche (e soprattutto) di chi fa informazione.

Lo chiamano social journalism che impone scelte nette. Il Messaggero vanta 145 anni di storia che - declinati oggi su telefonini e tablet - si vedono tutti. È una storia fatta di competenze, di profondità, di capacità di analisi e, allo stesso tempo, di voglia di raccontare la realtà in un modo nuovo. 


Come in Emilia Romagna dove i nostri inviati erano sull’argine dei fiumi in piena, letteralmente con gli stivali immersi nel fango. E in diretta hanno raccontato la tragedia che ha coinvolto e travolto decine di migliaia di nostri connazionali. Non più solo articoli web, non più foto e video allegati, ma uno storytelling che racchiude tutto, le immagini e il testo, il racconto di quanto sta avvenendo e il commento.
Una svolta importante, vera, apprezzata. La crescita del Messaggero continua. I follower su TikTok (ancora numeri....) sono aumentati del mille per cento in poco più di due mesi, per quella che lo stesso social definisce la crescita più forte tra i siti di informazione italiani. Ma i centomila fan (traguardo che taglieremo tra qualche giorno) sono per noi punto di partenza e non di arrivo. E gli Instagram carousel ci consentono di andare anche oltre, spiegando con foto - e soprattutto grafici - tematiche che spesso sono di difficile approccio.

Il team fatto di giovani 


Il web ha un team giovane, capace di declinare su qualsiasi piattaforma e in tempo reale le breaking news come le ultimissime di sport, costume e spettacolo. Il giornale garantisce competenze uniche. Il mix è esplosivo e ci consente di entrare con forza in una nuova era. Tutte le nostre firme sono coinvolte in questa rivoluzione del linguaggio (le cosiddette Mobile-Friendly Web Stories), dalla politica all’economia, dallo spettacolo allo sport. E visto che la fascia di utenti più consistente è quella che va dai 25 ai 34 anni (circa il 28% del totale, sempre numeri....) occorre sapersi anche proporre in maniera creativa e innovativa. E con un linguaggio diverso, più verticale, senza inutili giri di parole.
Proprio con la finale di Europa League Roma-Siviglia abbiamo iniziato un nuovo percorso, quello del mobile journalism. I nostri inviati ci hanno raccontato il clima e le emozioni della sfida di Budapest per la prima volta in diretta sulle tre grandi piattaforme social, Facebook, Instagram e TikTok. Oltre alla diretta sul sito che ha coinvolto gli “internauti” classici. 


Uno schema molto apprezzato, con interazioni record a testimoniare quanto sia importante coinvolgere utenti che non vogliono restare passivi di fronte alle news, ma che letteralmente le vivono minuto per minuto. Riproporremo questa impostazione anche per gli eventi legati ai festeggiamenti dei 145 anni. Tanti gli ospiti nella sede storica di via del Tritone, dai big dell’imprenditoria e del cinema a quelli della musica, della società civile e della cucina, e l’interazione su ogni piattaforma sarà totale.
Tutto questo non ci fa perdere di vista, naturalmente, quella che è l’impostazione più classica del nostro lavoro: le breaking news, da trattare in maniera completa ed esaustiva, gli approfondimenti legati ai grandi fatti italiani e internazionali, i podcast che sempre più spesso accompagnano la navigazione quotidiana, i reportage foto/video che aggiungono spessore e qualità. 
E grande attenzione alla seo-strategy, fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile dal traffico organico. Il Messaggero oggi è tutto questo. E nell’immediato futuro cambierà ancora perché l’informazione si sta muovendo ad una velocità impressionante, impossibile da prevedere solo quattro o cinque anni fa. È una realtà, la nostra, che non si può raccontare solo con i numeri. Ma questi numeri ci incoraggiano e ci spingono ad aggiungere - sempre, ogni giorno - un tassello a questa bellissima e ultracentenaria storia.
 

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