La proposta di Gualtieri: «Patto tra le forze sociali per lo sviluppo di Roma»

Il primo cittadino chiede a tutte le istituzioni di collaborare sulle risorse per Pnrr e Giubileo

La proposta di Gualtieri: «Patto tra le forze sociali per lo sviluppo di Roma»
di Giampiero Valenza
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Lunedì 19 Giugno 2023, 23:56 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 10:43

Realizzare un «grande patto» tra «tutte le forze sociali e produttive di Roma per lo sviluppo, l’innovazione e la coesione del Paese»: oggi «questa sfida possiamo affrontarla forti anche delle battaglie che ha condotto il Messaggero in questi anni, spesso facendolo in modo isolato». Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal palco di Villa Miani per i 145 anni del Messaggero, lancia così la sua proposta per il futuro della Capitale parlando di un nuovo percorso fatto di «collaborazione» tra istituzioni e società civile. 

I FONDI

Hanno scadenze «serrate» ma sono «strumenti considerevoli», il Piano nazionale di ripresa e resilienza e il Giubileo.

Per Gualtieri «ci sono risorse economiche» che non erano mai state messe a disposizione e che serviranno «per recuperare il gap del passato, per rimettere in moto la macchina amministrativa, per innovare, per una rivoluzione del trasporto pubblico, per l’innovazione digitale, per ricucire il territorio, per essere attrattori di impresa. Roma ha un’opportunità enorme, quella di essere la capitale del futuro e rilanciare lo sviluppo del Paese». Il primo cittadino passa poi a trattare un altro tema prioritario nell’agenda del quotidiano: «Il Messaggero ha condotto sempre un’ostinata battaglia, non campanilistica, a difesa di Roma, per la rivendicazione del ruolo della Capitale come di una grande questione nazionale. Ci sono state stagioni, anche recenti della nostra storia, in cui Il Messaggero è stato tra le poche voci che ha discusso o criticato una visione che ha prevalso in una fase del Paese (e che è stata equamente distribuita tra gli schieramenti politici), nel corso della quale si è pensato che il tema della modernizzazione della Capitale non fosse centrale». Gualtieri parla del Messaggero come di un giornale «che ha legato fin dall’inizio la sua storia a Roma, sia alla sua funzione universale di centro della cristianità sia nazionale di Capitale d’Italia. Lo ha fatto con la capacità di essere fortemente radicato nelle pieghe della vita cittadina, al punto da essere considerato un’istituzione da tutti. Il Messaggero è Roma, per tutti». E poi, sottolinea: «Presenta fatti e opinioni e esercita con puntiglio l’uso serio delle fonti, delle opinioni basate sempre su numeri e analisi. Questo è uno strumento di grandissima utilità, preziosa, anche per chi ha l’onore di guidare una città così complessa».

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