Volevano un figlio. A tutti i costi. E per ottenerlo avevano deciso di individuare una vittima, possibilmente con problemi, per violentarla fino a farla rimanere incinta. Jeremy Swann, 29 anni, e la moglie Amanda Swann, 28, avevano pensato che la persona giusta fosse una cugina della donna, minorenne e con problemi mentali.
A luglio la ragazzina, di cui non sono stati rivelati né il nome né l'identità, è stata stuprata almeno sei volte dall'uomo nella casa della coppia a Jones, in Alabama, negli Stati Uniti.
La donna assisteva la ragazza in bagno dopo ogni aggressione ma «non era mai intervenuta perché voleva un bambino». La ragazza, che non è mai rimasta incinta, urlava durante gli assalti, e almeno una volta Jeremy le avrebbe ficcato una pezza in bocca per farla tacere.
Gli investigatori hanno iniziato a esaminare il caso dopo che la coppia aveva contattato i servizi di protezione dei minori chiedendo l'affidamento della ragazza, sostenendo che era stata violentata dalla madre. Ma, mentre gli assistenti sociali verificavano il caso, è stata la stessa vittima a rivelare le violenze da parte dei due: ha raccontato di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con Jeremy almeno sei volte.
Jeremy e Amanda sono stati arrestati. La loro cauzione è stata fissata a 500mila dollari a testa: sono accusati di stupro ma potrebbero essere loro contestati anche altri reati. A finire in manette anche la madre dell'uomo, Dianna, per non aver denunciato l'accaduto: rimarrà in carcere con una cauzione fissata a 6mila dollari.