Locali off limits. Quelli che non sono per tutti. E dove non tutto è permesso. Anzi in cui non ci si deve azzardare a fare qualcosa in particolare, pena la cacciata immediata e senza appello. Ci sono quelli in cui l’ingresso è vietato agli animali. Le trattorie child free, ovvero con porte ermeticamente chiuse per tutti i bambini che, essendo tali, piangono, strillano e fanno pic nic sulle tavole dei vicini. E i ristoranti call free, in cui non è per niente gradito, anzi non è proprio tollerato né ammesso quell’oggetto che oramai ci segue come un’ombra. Con il quale passiamo più tempo che con moglie e figli, amici e amanti: il cellulare, onnipresente, in ogni ora del giorno e della notte. Compreso il pranzo e la cena. Accanto a cucchiaio, coltello e forchetta potrebbero mettere un piattino a lui dedicato, come quello in cui si poggia il pane. Magari a forma di cornetta. Ma non è sempre così.
Esistono luoghi del cibo in cui telefonare è proprio proibito, così come mandare sms, fissare l’icona di WhatsApp , smanettare sul web, tweettare, postare la ricetta su Facebook e immortalare su Instagram il piatto di branzino glassato. Sembra impossibile, e invece Come nei film western i cowboy lasciavano pistole e cinture all’entrata dei saloon, in questi posti fuori dal mondo (tecnologico) è obbligatorio spogliarsi di tutti i propri "beni" di comunicazione e tornare vergini e puri come natura ha fatto, senza chiamate e connessioni di illimitata memoria. Telefonini e tablet vanno consegnati prima di entrare in sala. Saranno riposti in una cassettina, come quella della buca postale, o un armadietto apposito, chiusi a chiave, che sarà trattenuta gelosamente dal proprietario. E che sarà consegnata con l’amato oggetto solo all’uscita per evitare scene e implorazioni condite da crisi da astinenza da squillo o beep.
Nel mondo i ristoranti che hanno il coraggio di proporre questa dolorosissima separazione per i tanti cellularimaniaci non sono molti. Ma esistono. Per esempio in America: a Los Angeles c’è il Bucato e il fast food Applebee’s che propone però solo un giorno alla settimana da passare senza squilli e messaggio al seguito. In Medio Oriente c’è il ristorante libanese Bedivere che fa uno sconto del 10% a chi riesce a non usare il telefonino mentre è a tavola. E del 50%, pagando così la metà della cena, ad Abu Gosh in Israele. Esiste anche una app che funziona su Android e disattiva il cellulare per un periodo limitato, giusto il tempo di pranzare in tranquiliità: si chiama Flipp Off ed è stata creata in Canada da una startup di Toronto.