È morta a Madrid lo sorso 23 gennaio dopo aver lottato contro un cancro al seno: Bimba Bosé (vero nome Eleonora Salvatore) aveva 41 anni ed era modella, stilista, attrice, cantante e dj. La notizia ha fatto il giro dei social dove lo stesso zio, Miguel Bosé, ha scelto di lanciare un messaggio alla nipote a cui era legatissimo. Il cantante, infatti, ha twittato: «Buon viaggio, mia complice, mia compagna, amore mio, figlia amatissima». Ma insieme ai post di cordoglio, ecco comparire sulla rete le parole degli haters. Perché c’è chi non perde occasione di sputare veleno e cattiveria nemmeno di fronte alla morte, nemmeno di fronte alla sofferenza di un uomo che piange una persona cara.
Un internauta, infatti, sotto il nick “intoxdicadx” ha commentato: «Voglio pensare che la morte di Bimba Bosé sia un castigo divino per Miguel Bosé perché Dio odia gli omosessuali». Un tale “Perro Suspendido”, invece, risponde al pensiero di Miguel replicando: «Buon viaggio verso dove? L’unico viaggio sarà tre metri sotto terra con il suo corpo putrefatto», oltre a commenti di altri utenti, improponibili e sull’orlo del macabro. Messaggi che non si sono persi in rete dal momento che gli haters hanno accuratamente taggato Miguel sul suo profilo ufficiale. C’è chi farebbe qualsiasi cosa pur di cavalcare un trending topic. Tant'è che le voci non sono rimaste isolate e su Twitter sotto l’hashtag #ataquesBimbaM4 si è radunato un vero coro di omofobi che ha invitato Miguel a “pentirsi dei suoi peccati”. Se è vero, come diceva Umberto Eco, che i social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli, dove sono i bavagli quando servono?
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