Catia Pellegrino: «La qualità della persona fa la differenza, non il genere»

Catia Pellegrino: «La qualità della persona fa la differenza, non il genere»
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Mercoledì 8 Marzo 2017, 08:21
Ho scelto di fare questo lavoro perché sono nata in un posto di mare, e non mi sono mai sentita discriminata in quanto donna. Ho sempre pensato che è la qualità della persona a fare la differenza, non il genere. Non mi sono mai posta il problema se si trattava di un lavoro da uomini, anche perché non mi sono mai interfacciata al mondo lavorativo come una donna.

Certo, quando ho cominciato negli anni 90, eravamo pochissime, ci consideravano delle aliene, però mi sono resa conto che l'importante è come ti relazioni con chi ti circonda. Non mi sono mai dovuta difendere. Qualche rinuncia ho dovuto farla, però la passione ha sempre prevalso su tutto il resto.

Il mio equipaggio mi chiama il comandante, e quando dobbiamo intervenire in situazioni di emergenza nel Canale di Sicilia non ci si può permettere di riflettere sentimentalmente. Bisogna essere veloci, precisi, e intervenire nel modo più rapido possibile. Eppure, devo confessare, che quando sono fuori dal lavoro e senza divisa sono un'altra persona, irriconoscibile. Sono persino disordinata. E soffro anche il mal di mare. Sembra incredibile, ma è così. Però conosco mille accorgimenti per non avvertirlo quando sono a bordo. E ora che da due mesi sto sulla terra ferma, il mare mi manca moltissimo.