Università, studi classici: podio mondiale per la Sapienza.

L'ateneo romano per il quarto anno consecutivo si conferma leader nella storia antica

Università, studi classici: podio mondiale per la Sapienza.
di Laura Larcan
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Giovedì 11 Aprile 2024, 07:56

«Chiunque guarda a Roma e all'Italia quando si parla di mondo antico...». Un pensiero naturale, quasi una constatazione ovvia. Giorgio Piras, direttore del Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza commenta così, a caldo, l'annuncio del primato mondiale dell'ateneo romano con la sua leadership negli studi classici e in storia antica. Un podio incontrastato da quattro anni che viene confermato dalla quattordicesima edizione della classifica mondiale delle migliori università nel mondo, il QS World University Rankings by Subject, pubblicato ieri.

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I riflettori non possono che essere puntati ora sugli elementi di forza della Sapienza nel settore della classicità: «L'ateneo ha una lunga tradizione in questo tipo di studi - riflette Piras - almeno sin dall'unità d'Italia ha cercato di avere i migliori docenti, anche a livello internazionale, per fornire una formazione a studenti provenienti da tutto il paese, e ora anche da tutto il mondo.

Ma la tradizione affonda nella memoria storica del paese e come tale viene avvertita anche a livello globale».

LE MATERIE

Dati di rilievo se si considera che il report fornisce un'analisi comparativa sulle prestazioni di oltre 1500 università in 96 paesi e territori. Quest'anno l'indagine si è sviluppata su 55 materie raggruppate in cinque ampie aree tematiche e La Sapienza è l'università italiana più rappresentata in classifica con 47 materie (lo scorso anno erano 43). E nello scenario nazionale, il sistema accademico capitolino resta in vetta in due aree tematiche: "Arts & Humanities" e "Natural Sciences", rispettivamente al 44esimo e 61esimo posto mondiale. «Per il quarto anno consecutivo - commenta la rettrice Antonella Polimeni - gli studi classici dell'ateneo sono sul gradino più alto del podio, in linea con l'ottimo risultato in ambito umanistico arricchito dai primati nazionali in Archeologia, Storia, Storia dell'arte, Archivistica e biblioteconomia. La classifica ribadisce inoltre il posizionamento di Sapienza tra le prime 50 università al mondo in Fisica, Astronomia e Diritto».

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Con la novità dell'Intelligenza artificiale, con cui l'ateneo si colloca al 46esimo posto mondiale, e prima a livello nazionale. Complessivamente la formazione universitaria italiana conquista il settimo posto nel mondo, dopo Stati Uniti, Regno Unito, Cina Continentale, Germania, Australia e Canada. E al secondo posto in Europa, dietro solo alla Germania. Se la Sapienza registra il miglioramento maggiore, con un incremento del 21 per cento, segue a ruota l'Università Luiss Guido Carli con un miglioramento del 17 per cento. Ma gli studi classici e la storia antica restano un primato della Città universitaria. Insieme alla posizione, tra le prime dieci al mondo, di Archeologia. «Non solo il primato mondiale è un caso unico in Italia - spiega Piras - ma che lo stesso dipartimento di scienze dell'antichità abbia due materie tra le prime dieci della classifica rende davvero eccezionale questo risultato. Penso che sia un bene in generale per l'università italiana mostrare il lato positivo dell'impegno di tutti coloro che vi operano per il futuro dei nostri giovani».

IL FUTURO DEGLI STUDENTI

L'altra lettura di questi traguardi coinvolge direttamente gli studenti. Questi dati possono invogliare ancora di più a studiare materie classiche nel terzo millennio? Nessun dubbio per gli esperti. «Questo riconoscimento può invogliare ancora di più ad avvicinarsi al mondo classico. Sono tanti i giovani appassionati, che vedono in questo studio la possibilità di conoscere un periodo avvincente in maniera rigorosa. E sapere di poterlo fare in una università così prestigiosa non può che essere un ulteriore stimolo». Lavoro, non lavoro, scelte, frustrazioni, carriera...Il futuro di uno studente di storia antica e archeologia può essere più concreto di un sogno?


«I nostri studenti di materie classiche crescono costantemente - sottolinea Piras - La potenzialità di occupazione di chi conosce la storia e sa ragionare storicamente è notevole, anche perché si accompagna a un rigore di pensiero che permette di affrontare problemi complessi in maniera pronta e profonda. Potremmo dire ideale in un periodo così complicato e così ricco di cambiamenti. Studio serio e profondo e abitudine a sapere leggere con attenzione testi e documenti sono strumenti dal grandissimo potenziale formativo».
 

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