Maturità 2023, al via gli orali: ecco come funziona il colloquio, quanto dura e come prepararsi

Dopo la prima prova di italiano e la seconda prova sulle materie “di indirizzo”, in molte scuole sono già iniziate le prime prove orali dell'Esame di Stato 2023, con cui tutti i maturandi concluderanno gli esami. Un passaggio temuto ma che, con alcuni consigli mirati, potrebbe essere più semplice del previsto

Maturità 2023, al via gli orali: ecco come funzionano e come prepararsi
6 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Giugno 2023, 13:47

Gli orali di Maturità, per molti studenti, sono già partiti. Tanti, infatti, gli istituti che sono riusciti a pubblicare gli esiti parziali della prima e seconda prova scritta in tempo utile per iniziare i colloqui orali già dal 26 giugno: l’ordinanza ministeriale prevede che debbano passare almeno due giorni, domeniche e festivi esclusi per poter procedere con i colloqui. Si tratta del momento più temuto dai maturandi, che per la prima volta si trovano a tu per tu con tutti i membri di commissione e il presidente, compresi quei commissari esterni che tanto spaventano e che hanno fatto il loro ritorno quest’anno dopo la parentesi degli anni della pandemia, quando la commissione è stata interamente interna. A spiegare nel dettaglio il funzionamento del colloquio orale e a dispensare consigli agli studenti è il portale Skuola.net.

Maturità 2023, oggi prova orale per oltre mezzo milione di studenti: vale fino a 20 punti, caccia ai bonus

Come funziona il colloquio orale di maturità

Il colloquio ha una durata di circa 50-60 minuti, durante i quali gli studenti devono dimostrare di saper padroneggiare le conoscenze sulle diverse materie attraverso la costruzione di un discorso interdisciplinare a partire dal materiale preparato dalla commissione.

I docenti, infatti, per ogni candidato, predispongono un documento di varia natura (un brano di prosa o poesia, un problema, un’immagine, una citazione) che si presta ad una molteplicità di possibili collegamenti interdisciplinari su cui gli studenti possono liberamente spaziare. Durante la discussione la commissione, inoltre, può fare domande di approfondimento sugli argomenti trattati dai maturandi.

Il colloquio, dopo la parte sui programmi scolastici, prosegue con l’esposizione della relazione, in formato di presentazione multimediale o di elaborato scritto, sull’esperienza di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) svolta in ambito aziendale durante il triennio. Trasversalmente, sono poste le domande di Educazione civica, per la valutazione delle competenze raggiunte in questa materia. Il colloquio si conclude con la correzione delle prove scritte, un momento prezioso per confrontarsi sui passaggi dei compiti o su possibili errori.

Come avvicinarsi al confronto con la commissione

Prepararsi per la prova orale, che verte su tutte le materie, richiede dunque uno sforzo maggiore delle altre due prove scritte, che invece si concentrano solo su una o due discipline. Per questo, è importante non lasciarsi sopraffare dall’ansia e ottimizzare il tempo a disposizione per studiare. Ecco allora alcuni consigli utili a tutti per imbastire una strategia di studio che permetta di memorizzare più facilmente le molte informazioni richieste e per affrontare con più sicurezza il colloquio.

  • Prepara una tabella di marcia

Il consiglio è procurarsi i programmi di tutte le materie e, dopo aver quantificato il tempo a disposizione fino al colloquio, organizzare lo studio predisponendo una tabella di marcia.

Questo aiuta a distribuire ordinatamente il carico di studio complessivo, allontanando il rischio di fare confusione e di dimenticare parti di programma da ripassare.

  • Scegli un ambiente di studio adatto

Per studiare in modo efficace, bisogna scegliere un ambiente silenzioso, appartato e comodo. Si può decidere tra un ambiente privato, come la camera da letto, oppure pubblico, come una biblioteca. Va poi ricordato di spegnere tutti i dispositivi elettronici per non cadere in facili distrazioni, mantenendo alta la concentrazione. Dopo aver scelto il luogo migliore per conciliare lo studio, sarebbe ottimale avere sotto mano tutto il materiale necessario (libri, matite, quaderni, colori, fogli) per ripassare in modo da evitare di alzarsi per procurarsi ciò di cui si ha bisogno.

  • Usa schemi riassuntivi e mappe concettuali

La memorizzazione di molti concetti teorici può essere agevolata dal supporto di brevi riassunti, schemi o mappe concettuali, contenenti poche parole chiave per fissare più facilmente tutti i concetti e collegarli fra loro in modo più veloce. Per stimolare la memoria visiva si possono utilizzare colori ed evidenziatori, associando ad ogni colore una precisa categoria di informazioni.

  • Non imparare a memoria

Uno degli errori più frequenti quando si ripassano molte materie contemporaneamente è quello di voler imparare a memoria concetti senza capirne il senso. Quando, invece, è sempre bene assicurarsi di aver compreso tutti i concetti, chiedendo aiuto ad altri se un argomento risulta particolarmente difficile. Solo dopo che tutte le informazioni saranno chiare ci si potrà servire della memoria per incamerarle nella mente.

  • Ripeti ad alta voce

Dopo aver letto una nozione o un concetto, abituarsi a ripeterli ad alta voce aiuta a consolidarne la memorizzazione. Inoltre, questo stimola la produzione verbale e arricchisce la capacità di argomentare con un lessico composito e una sintassi appropriata. Fondamentale di fronte a un “pubblico” esigente come quale è la commissione.

  • Preparati esempi di percorsi interdisciplinari

Non è possibile sapere quale argomento sarà contenuto nel materiale scelto dalla commissione, ma può essere utile prepararsi qualche percorso interdisciplinare con collegamenti tra le materie per esercitarsi e, inoltre, per avere un eventuale piano B.  Poiché ad ogni candidato è lasciata libertà di fare collegamenti, si può provare a dirottare il discorso, almeno in qualche materia, su ciò che si conosce meglio. Esercitarsi a produrre sempre nuovi collegamenti partendo da un tema e da una materia diversi permette inoltre di avere qualche possibilità in più di ripetere, in sede di prova orale ufficiale, argomenti già ripassati, stupendo la commissione con collegamenti già pensati che sembreranno però improvvisati sul momento.

  • Assisti alle prove orali dei compagni

Il modo più efficace per contrastare l’ansia è quello di assistere ai colloqui di qualche compagno e di memorizzare le domande che i professori della commissione fanno. Come accade nelle interrogazioni, infatti, è probabile che i docenti, anche se si parla di argomenti diversi, anche in altri orali possano deviare le domande su determinati argomenti che reputano maggiormente importanti.

  • Confrontati con i compagni di classe

Nei giorni che ti dividono dalla prova orale, può essere utile esercitarsi con un compagno di classe nel simulare il colloquio ufficiale. In questo modo, si potranno testare le proprie effettive conoscenze e allo stesso tempo allenare anche l’abilità di fare collegamenti estemporanei.

  • Non togliere tempo al sonno

Anche le maratone di studio più intense hanno bisogno di pause e di riposo notturno. Evitiamo di sottrarre, quindi, tempo al sonno poiché la mente e il fisico necessitano di riposare per essere produttive i giorni successivi. Anche se l’ansia è molta, studiare di notte non è una buona idea, perché il giorno della prova orale bisognerà avere il pieno di energie per rimanere concentrati e scongiurare il rischio dei vuoti di memoria.

  • Cura alimentazione e benessere fisico

Allo stesso modo, è consigliabile non rinunciare al cibo sano o a fare un po’ di attività fisica, utile per spezzare la giornata di studio e per far riposare davvero la mente. Ricordando che abusare di caffè e di cibo-spazzatura non aiuta il benessere psico-fisico e che anche il rendimento potrebbe risentirne. Un’alimentazione corretta e una dose equilibrata di allenamento, invece, possono dare una marcia in più in termini di concentrazione e nel controllo della tensione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA