Gli inizi
Nata a Roma il 12 settembre del 1964, Paola Turci ha 59 anni. Ancora ventenne, inizia a esibirsi in alcuni locali della movida romana, ottenendo un discreto successo tra il pubblico. In uno di questi locali viene notata da Mario Castelnuovo, grazie al quale ha la possibilità di firmare il primo contratto discografico. Castelnuovo scriverà inoltre per lei il brano «L'uomo di ieri», con cui Paola Turci si presenta al grande pubblico in occasione del Festival di Sanremo 1986, nella categoria Nuove proposte: nonostante l'eliminazione dalla gara, la giovane desta l'attenzione della critica, ricevendo anche gli elogi di Paolo Conte. Il palco dell'Ariston rappresenta per lei un punto fermo nei suoi primi anni di carriera, tanto che vi tornerà nelle edizioni 1987 e 1988, rispettivamente con «Primo tango» e «Sarò bellissima», che le valgono entrambe il Premio della Critica tra le Nuove proposte. Sempre nel 1988 pubblica il suo disco d'esordio, «Ragazza sola, ragazza blu». Un anno dopo torna nuovamente a Sanremo, dove ottiene il suo terzo Premio della Critica consecutivo oltre alla vittoria nella categoria Emergenti grazie a «Bambini». Nel 1990 e 1993 sale per la quinta e sesta volta sul palco dell'Ariston rispettivamente con «Ringrazio Dio» e «Stato di calma apparente». Da questo momento in poi, diventa una delle cantanti di punta del panorama italiano, collezionando un successo dietro l'altro e collaborando con i migliori produttori e musicisti della scena musicale.
L'incidente
Alle 06:30 del 15 agosto 1993, mentre era diretta al Golfo di Policastro per un concerto sulla sua Saab 900 Cabrio, Paola Turci è rimasta vittima di un terribile incidente stradale sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, all’altezza dell'uscita di Torano Castello, da cui è uscita con gravi ferite e il volto parzialmente sfigurato dall'impatto. L'occhio destro è stato infatti salvato soltanto grazie all'intervento dei medici e ben dodici interventi chirurgici successivi, mentre il volto ha ricevuto ben cento punti di sutura. Nonostante il trauma per un evento comunque destinato a segnarla interiormente, la Turci ha deciso di riprendere i propri impegni professionali soltanto poche settimane dopo il suo ricovero, tornando ad esibirsi per una decina di concerti e servendosi anche di un'acconciatura adatta a nasconderne le ferite. Solo diversi anni dopo tornerà a parlare apertamente dell'incidente, ricordando che fino a quel momento aveva vissuto con "un senso di onnipotenza incredibile" e ammettendo di essere stata distratta alla guida dal telefono.
Paola Turci, 26 anni fa il terribile incidente: «Da allora Ferragosto è il mio secondo compleanno»