Iron Dome, gli F18 Usa, i caccia francesi, i jet della Raf: ecco lo scudo anti-missili di Israele

Domenica 14 Aprile 2024, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 22:53

L'Iron Dome

Per quanto efficaci, gli interventi degli alleati non hanno impedito a decine di missili e droni di Teheran di raggiungere lo spazio aereo israeliano, dove a protezione di Israele è intervenuto il fedele scudo di difesa aerea multilivello, compreso l'ormai famoso Iron Dome, che da quando è entrato in funzione nel 2011 ha intercettato migliaia di razzi. Inizialmente Israele - grazie alla società di difesa Elbit - ha sviluppato la «cupola» da solo, dopo la guerra del Libano del 2006. In seguito si sono uniti gli Usa che hanno fornito know-how e miliardi di sostegno finanziario.

Parte del sistema di difesa missilistico multilivello israeliano è progettato per intercettare razzi a corto raggio a una distanza massima di 70 chilometri. Ogni batteria Iron Dome è composta da tre sezioni principali: un sistema di rilevamento radar, un computer per calcolare la traiettoria del razzo in arrivo e un lanciatore che spara se si ritiene che il razzo possa colpire un'area edificata o strategica. Si affianca ad altri sistemi di difesa missilistica come Arrow, per contrastare i missili balistici a lungo raggio, e David's Sling, per attacchi missilistici a medio raggio. Secondo il Center for Strategic and International Studies di Washington, la produzione di ciascun intercettore Iron Dome costa tra i 40.000 e i 50.000 dollari. La società di difesa israeliana Rafael, che ha contribuito a progettarlo, comunica un tasso di intercettazione di circa il 90%. Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, ha affermato che il 99% dei circa 300 proiettili lanciati stanotte dall'Iran è stato intercettato dalle difese aeree.

© RIPRODUZIONE RISERVATA