Ferragni sblocca i commenti su Instagram (dopo aver perso altri 100mila follower): ecco la nuova strategia social

Martedì 23 Gennaio 2024, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:48

«Mascotte Chiara Ferragni»

Proprio nelle pieghe della memoria inviata a Roma si è scoperto che sono stati indicati anche gli altri due casi su cui sono stati accesi i riflettori dai pm milanesi, ossia quello delle uova di cioccolato e quello della bambola, in realtà chiamata «Mascotte Chiara Ferragni», prodotta in collaborazione con Trudi, l'azienda friulana acquisita nel 2019 dalla Giochi Preziosi, con sede legale a Milano. Società quest'ultima che, a differenza delle altre due, non ha alcun amministratore allo stato indagato. Da quanto trapela, gli inquirenti e gli investigatori meneghini ritengono che i tre episodi siano legati dal «vincolo della continuazione» e che la indiscussa competenza territoriale milanese di quello più antico in ordine di tempo, ossia il caso della bambola, sia dirimente. Non così per i magistrati di Cuneo, secondo cui fa fede l'eventuale ingiusto profitto - requisito previsto per qualificare la truffa - che, a loro dire, si è realizzato a Fossano, sede della Balocco.

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