Il commento di Amanda Knox
Al di là delle questioni giuridiche, Amanda Knox, che negli Usa aspetta il secondo figlio, è evidentemente sollevata. «Non sono più una condannata. E combatterò con i miei avvocati per dimostrare la mia innocenza una volta per tutte» sottolinea. «Patrick Lumumba era mio amico» afferma ancora. «Siamo entrambi vittime della violazione dei miei diritti umani durante il mio interrogatorio, durante il quale sono rimasta impotente contro la pressione coercitiva della polizia. L'esito di quell'interrogatorio ha fatto deragliare le indagini sull'omicidio di Meredith Kercher e ha condotto all'ingiusta detenzione di tre persone innocenti».