Laura uccisa da un tumore a 45 anni a Udine: era arbitro di calcio e preparatrice atletica dei rugbysti
Muore a 18 anni per un tumore al cervello: «Ha combattuto da guerriera»
Pallavolista, lettrice, dinamica, piena di amici e passioni.
Così la descrive il fratello Carmelo. Come viene raccontato sulla piattaforma, il calvario della famiglia Abate comincia il 31 gennaio scorso. Angelica comincia a soffrire di forti mal di testa. Prima le visite alla guardia medica e poi al pronto soccorso dell'ospedale di Taormina. Sottoposta a tac, i medici riscontrano una massa di cinque centimetri nel suo cervello. Si trattava di un raro tumore che rappresenta appena il 2% di tutti i tumori cerebrali pediatrici. Angelica viene operata a Messina per la rimozione del cancro. Sembrava stare bene, ma dopo un paio di mesi ha ripreso a stare male. Cominciano i consulti per mezza Italia, da Firenze a Milano. Fino alla struttura in Germania. La prima raccolta fondi lampo ha messo insieme circa 100mila euro in tre giorni. Sono bastati per la prima operazione.
I medici tedeschi sono potuti intervenire solo su una parte del cervello, lasciando intatte le aree della parola e della comprensione. Dopo un mese dall'intervento, comincia la radioterapia, ma le sue condizioni peggiorano. La famiglia si trova attualmente in Germania, dove sta discutendo con gli specialisti ulteriori trattamenti per salvare Angelica, tra cui due interventi neurochirurgici e cure innovative.
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