La nuova variante SARS-CoV-2 (variante inglese) è in rapida crescita, è più trasmissibile di altre varianti e interessa una quota maggiore di persone sotto i 20 anni. E questo, potrebbe essere successo perché il picco della nuova variante (New variant of concern, la chiamano gli inglesi) ha coinciso con le scuole aperte. Lo dice uno studio dell'Imperial College di Londra. I ricercatori hanno scoperto che la nuova variante ha un vantaggio di trasmissione da 0,4 a 0,7 in numero di riproduzione rispetto al ceppo osservato in precedenza. I risultati sono forniti in un rapporto redatto da un team collaborativo dell'Imperial College di Londra, dell'Università di Edimburgo, della Public Health England (PHE), del Wellcome Sanger Institute, dell'Università di Birmingham e del COVID-19 Genomics UK (COG-UK) Consortium+.
UPDATE #COVID19 new variant VOC202012/01 in England
➡️VOC growing rapidly
➡️Transmission advantage for VOC of 0.4 to 0.7 difference in reproduction number compared to non-VOC variant
➡️VOC affecting a greater proportion of under 20s
👉Report https://t.co/wZkdw9fCIj pic.twitter.com/YlffZnyPMl— MRC Centre for Global Infectious Disease Analysis (@MRC_Outbreak) December 31, 2020
È un rapporto che suggerisce molta prudenza sulla riapertura delle scuole a gennaio: gli scienziati sollevano palesemente dubbi sull'opportunità di tale scelta mettendo in fila una serie di dati, primo fra i quali la diffusione di questa variante soprattutto tra i minori di 20 anni. Lo studio ha confrontato campioni del virus mutato prelevati da quasi 2.000 persone nel Regno Unito con altri 84.000 prelevati da persone con altre varianti. E ha rilevato che la variante inglese (B117, il sistema sanitario inglese l'ha denominata VOC, New Variant of Concern, letteralmente: Nuova variante di preoccupazione, da attenzionare, ndr) ha una contagiosità maggiore nonostante il lockdown di novembre che ha lavorato per abbassare i tassi del ceppo originale del coronavirus, ma ha fatto poco per sopprimere la diffusione del ceppo mutato in Inghilterra.
C'è già chi problematizza la situazione degli Stati Uniti: se la nuova variante del virus infatti diventasse dominante negli Stati Uniti (per ora è stata isolata in Colorado, California e Florida) potrebbe far aumentare le trasmissioni e i casi di circa il 48%.
Cosa hanno scoperto i ricercatori britannici
Il team ha valutato la relazione tra la trasmissione e la frequenza della nuova variante tra le regioni del Regno Unito nel corso del tempo.
Quante nuove varianti del SARS-CoV-2 ci sono?
La prima è quella del Regno Unito B.1.1.7. La seconda è quella sudafricana, la 501.V2. La terza è stata descritta in Nigeria e non sembra avere le caratteristiche di maggiore velocità di diffusione delle altre due.— antonella viola (@antonellaviol17) January 2, 2021
I più colpiti hanno meno di 20 anni
Lo studio rileva che gli individui di età inferiore ai 20 anni costituiscono una percentuale maggiore di casi di nuova variante rispetto alle altre varianti. Tuttavia, secondo i ricercatori è troppo presto per determinare il meccanismo alla base di questo cambiamento. Essi spiegano che potrebbe essere stato in parte influenzato dalle varianti diffuse in coincidenza con un periodo in cui l'isolamento era in vigore ma le scuole erano aperte. Sono in corso ulteriori ricerche sulla natura specifica di eventuali cambiamenti nel modo in cui il virus colpisce questa fascia d'età.
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Cosa dicono i ricercatori
Il dottor Erik Volz dell'Imperial College di Londra, ha detto: «Tutti i virus si evolvono, e molto raramente un virus cambia in un modo che richiede una rivalutazione della politica di salute pubblica. Troviamo prove schiaccianti di un cambiamento nella trasmissibilità della variante B.1.1.7 che dovrebbe essere presa in considerazione nella pianificazione della nostra risposta COVID-19 nel nuovo anno».
Il Prof. Neil Ferguson dell'Imperial College di Londra, ha dichiarato: «Queste analisi, che hanno informato la pianificazione del governo britannico nelle ultime settimane, mostrano che la nuova variante (VOC), B.1.1.7, ha una trasmissibilità sostanzialmente più elevata rispetto ai precedenti virus SARS-CoV-2 circolanti nel Regno Unito. Questo renderà il controllo più difficile e accentuerà l'urgenza di effettuare la vaccinazione il più rapidamente possibile».
Il Prof. Axel Gandy dell'Imperial College di Londra, ha detto: «Fino a quando una percentuale molto alta della popolazione non sarà stata vaccinata, sono necessarie forti misure di distanziamento sociale per controllare questa variante più trasmissibile di COVID-19. Tutti quelli che possono essere vaccinati dovrebbero essere vaccinati».
Did the new SARS-CoV-2 B.1.1.7 lineage spread during the English national lockdown? Rising numbers and estimated higher R value suggest so. Together with our colleagues from COG-UK we took a closer look. >> https://t.co/YfCl4VUsrK pic.twitter.com/edhxttQRgS
— Moritz Gerstung (@MoritzGerstung) December 30, 2020