Francesco Paolantoni organizza con altri amici un brindisi digitale per la festa di Alessio che compie 50 anni. Con Roberto e Gualtiero solleva il bicchiere e invita Alessio a far clic sul computer per scoprire il regalo. Un'idea sicuramente alternativa capace di sorprendere e, quasi sicuramente, deludere Alessio.
Clic, un monito. L'inusuale Paolantoni ricorda all'amico che è arrivato all'età in cui un uomo deve cominciare a pensare in modo serio alla propria salute. In particolare alla prostata.
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Riparte con questo messaggio la campagna “QUI PRO QUO Salute della prostata: stop agli equivoci, sì alla prevenzione” promossa da Europa Uomo Onlus e Fondazione Onda per sensibilizzare i maschi over 50 e le loro partner sull'importanza di superare i pregiudizi e sottoporsi ai controlli (prostataquiproquo.it per spot e informazioni).
Il cancro della prostata è la neoplasia più diagnosticata tra gli uomini sopra i 50 anni, con oltre 36 mila nuovi casi nel 2020. In Italia convivono con la patologia circa 564 mila pazienti. «La sintomatologia è in genere assente nelle forme iniziali del tumore - spiega Bernardo Maria Cesare Rocco, Ordinario di Urologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia - dell'apparato genito urinario maschile, è importante prestare attenzione alla dinamica minzionale, che non ci sia sangue nelle urine o nel liquido seminale, che non ci si alzi troppo spesso di notte e che l'attività sessuale sia nella norma»
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