Il virus torna a bussare in casa, a Pechino: la capitale della Cina ha imposto il lockdown a 1,7 milioni di persone nel distretto di Daxing, a sud della città dove si trova il nuovo aeroporto, dopo che sono stati trovati sei casi di Covid-19 per un totale nella città salito a quota 15. «I casi rilevati a Daxing hanno lanciato l'allarme che la situazione epidemica è dura e complessa - ha affermato Xu Hejian, portavoce della municipalità, in conferenza stampa -. Non possiamo allentare sulla prevenzione dei casi importati e sul rimbalzo domestico». Pechino ha anche esteso a 28 giorni il periodo di restrizioni a chiunque arrivi dall'estero, di cui 14 di quarantena in strutture centralizzate.
Ai residenti di cinque complessi di appartamenti di Daxing è stato impedito di lasciare le proprie abitazioni a partire da oggi, ha riferito il governo locale, mentre agli studenti di tutto il distretto è stato detto di rimanere a casa.
Il numero totale di casi di coronavirus a Pechino è salito a quota 15, mentre a livello nazionale sono stati riscontrati oltre mille contagi dall'inizio di gennaio, principalmente nelle vaste province rurali settentrionali della Cina. Mentre il numero di casi è piccolo rispetto ai focolai nei Paesi occidentali, la nuova ondata, alimentata da un inverno insolitamente freddo, è la più grande sfida per la gestione del coronavirus dalla crisi di Wuhan di un anno fa, a causa del potenziale di diffusione nella capitale che conta 23 milioni di abitanti, oltre a essere il centro politico del Paese. I funzionari cinesi sono sotto pressione negli sforzi per bloccare la trasmissione del virus prima che inizi il periodo dei viaggi biblici legati al Capodanno lunare che quest'anno partirà il 12 febbraio.
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