La ricerca si è concentrata su 120mila persone tra i 55 e i 69 anni, cui nel 1986 erano state date informazioni su dieta e stili di vita. Dopo di che si è analizzato il loro tasso di mortalità nei 10 anni successivi. Si è così visto che il rischio di morte prematura, dovuta a cancro, diabete, malattie respiratorie e neurodegenerative, era minore tra i consumatori di noci e arachidi.
Si è osservato un calo generale di mortalità per tutte le maalttie, in particolare del 45% per le patologie neurodegenerative, del 39% per quelle respiratorie e del 30% per il diabete. «Un calo sostanziale di mortalità - commenta Piet van den Brandt, coordinatore dello studio - si ha già con un consumo di 15 grammi al giorno di noci e arachidi».
Le noci contengono acidi grassi mono e polinsaturi, varie vitamine, fibre, antiossidanti e altri composti bioattivi. Nessun beneficio invece dal burro di arachidi, ricco di sale e grassi trans. I ricercatori hanno tenuto conto anche del fattore attenuante rappresenatto dal fatto che i consumatori di noci e arachidi mangiano più frutta e verdura, e che le donne che si nutrono di più di frutta secca sono più magre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA