Stress addio: dagli scatti alla piscina, 5 mosse per battere la tensione

Stress addio: dagli scatti alla piscina, 5 mosse per battere la tensione
di Stefano Ardito
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:29

Lo sport non fa bene solo al corpo.

Per molti di noi i pugni e i salti, le bracciate in piscina e gli scatti su una pista di atletica o in un parco sono la cura migliore per lo stress, la tensione emotiva che si può manifestare in mille modi, dal mangiarsi le unghie fino al compiere movimenti involontari. «La tensione ci rende troppo sensibili, sempre pronti a reagire, e ognuno di noi ha un modo diverso di affrontarla. Chi riesce a capirla e a gestirla ha già fatto un passo in avanti importante. Qualcuno ha bisogno di una risposta più dolce, come le passeggiate o lo yoga. Ad altri serve un’attività più dinamica, cioè lo sport» spiega Giulia Maffioli, presidente dell’Associazione nazionale psicoterapeuti. La scelta di attività che aiutano a ridurre la tensione emotiva è molto vasta. Si va dagli sport di contatto, in cui si tirano calci e pugni, fino a quelli che costringono a faticare e a sudare. La boxe, e soprattutto la prepugilistica, offrono una delle risposte migliori. Centinaia di palestre, in tutta Italia, permettono di allenare il corpo e di imparare la tecnica senza dover affrontare un avversario, ma colpendo un sacco o i guanti di un maestro, senza aver bisogno di salire su un ring.

1. Allenare cuore, muscoli e polmoni con la prepugilistica

«La prepugilistica è un’enorme valvola di sfogo, ed è ottima per allenare il cuore, i muscoli e i polmoni. Oggi la praticano anche molte donne, in maggioranza giovani» sostiene Gianni Caldarone, fisioterapista ed ex campione di pentathlon moderno. Dopo una fase di riscaldamento si compiono esercizi con gli attrezzi o a corpo libero, poi ci si avvicina alla tecnica della boxe. La prepugilistica, oltre che contro la tensione emotiva, è utile per ridurre la massa grassa, e per migliorare l’autostima.

2. Usare  i pesi con il kettlebell alla maniera di Sofia Goggia

Gli allenamenti della campionessa di sci Sofia Goggia, reduce da un infortunio e in attesa di gareggiare martedì 15 febbraio nella discesa libera delle Olimpiadi di Pechino, hanno messo sotto ai riflettori i kettlebell, pesi dotati di una grande maniglia. «La nostra fisioterapia è iniziata da lì, poi si è spostata verso altri esercizi» spiega Flavio Di Giorgio, preparatore atletico della Goggia. Si allenano con i kettlebell, spesso indicati con il nome russo girya, anche pugili, rugbisti e piloti da caccia.

I principianti devono usare preferibilmente i pesi da 12 chili, per chi è bene allenato si sale a 18 o 24 chili. Gli esercizi, che si possono praticare in casa, in palestra o in un parco, sono molto faticosi ma hanno ottimi risultati sulla muscolatura e contro la tensione emotiva.

3. Nuoto sì ma praticato in continuità: servono serie di 4,6 o 8 vasche

Anche il nuoto, al quale si dedicano molte migliaia di persone, ha un ottimo effetto sul fisico e sulla mente. «È una fisioterapia naturale, che può essere praticata anche da chi ha problemi articolari o è sovrappeso» spiega il fisioterapista Gianni Caldarone. «Nel mio lavoro incontro persone fatte per correre, e altre che si trovano a loro agio in acqua. Qualcuno passa senza problemi dalla corsa al nuoto e viceversa, altri no. L’importante è farsi consigliare correttamente» conclude l’ex pentathleta. Ogni sportivo ha la sua resistenza, ma perché il nuoto abbia risultati importanti lo si deve praticare con continuità (30 o 40 minuti), con serie di 4, 6 o 8 vasche alternate da momenti di riposo. L’isolamento nell’acqua aiuta ad affrontare lo stress.

4. Zumba tra aerobica e danza. La compagnia ci dà una mano in più

Ci porta in un mondo completamente diverso la zumba, una via di mezzo tra la ginnastica aerobica e la danza. Ideata una ventina di anni fa in Colombia dal ballerino e coreografo Alberto “Beto” Perez, oggi viene praticata in tutto il mondo. Ha un accompagnamento musicale a base di hip-hop, salsa, soca, mambo o merengue, e comprende esercizi di ginnastica come gli squat e gli affondi (lunge). Esistono corsi di molti tipi diversi, dalla “zumba gold” (ideale per principianti e anziani) fino all’“aqua zumba” (in piscina) e alla “zumba toning” che punta al rafforzamento muscolare utilizzando delle specie di manubri. I possibili benefici fisici riguardano la funzionalità cardiaca e il fiato, e chi la pratica con continuità può dimagrire. Si pratica in gruppo, e anche per questo aiuta a liberarsi della tensione.

5. Marcia, piegamenti e trazioni: il combisport si pratica ovunque

Per chi preferisce allenarsi da solo, o insieme a pochi amici, una buona risposta alla tensione emotiva è il combisport, l’allenamento combinato, che prevede l’alternanza tra marcia o corsa, e di sequenze di esercizi calistenici come piegamenti, trazioni alla sbarra o squat. È utile anche la corsa sul posto. «L’allenamento combinato si può praticare ovunque, dove lo sforzo può essere graduato a seconda delle capacità di ognuno – spiega il preparatore atletico Alberto Mancinelli – per avere benefici è importante non fermarsi, ma faticare in maniera continua».

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