Sport d'estate, ecco 5 esercizi da fare in spiaggia (e non solo) per un relax senza traumi

Dalla corsa al nuoto, dal sup al padel: c’è tanta voglia di muoversi in montagna come al mare o in città. Ma bisogna scegliere l’attività adatta ed evitare infortuni Alberto Momoli (Siot): «Serve una preparazione adeguata a qualsiasi età»

Sport d'estate, ecco 5 esercizi da fare in spiaggia (e non solo) per un relax senza traumi
di Stefano Ardito
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Giovedì 13 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:35

Estate, ovvero voglia di sport. Chi trascorre le sue giornate in spiaggia desidera correre e nuotare, e provare sport di gruppo come il beach volley, o individuali come il Sup, la tavola da surf che si manovra stando in piedi.

Chi ha scelto la montagna si dedica spesso ai sentieri. Chi resta in città, più che nella stagione fredda, pratica la corsa, il nuoto in piscina o il padel. Come scegliere l’attività più adatta? Quali regole seguire per evitare gli infortuni? Si può fare sport in sicurezza anche dopo i 70 anni? «L’attività fisica fa bene, ma lo sport senza preparazione adeguata può essere dannoso a qualunque età», spiega il professor Alberto Momoli, direttore della UOC Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza e presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. «Conoscere la tecnica dello sport che si vuole praticare è importante, un’adeguata preparazione fisica prima della vacanza serve a limitare il rischio di infortuni a muscoli, legamenti e ossa. Spesso chi pratica lo sport in estate tende a farlo in modo amatoriale, aumentando il rischio di stress muscolari, distorsioni e lesioni», conclude il professor Momoli. 

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Correre sulla sabbia 

Correre in spiaggia, spiegano gli ortopedici e i traumatologi della SIOT, regala un buon allenamento, perché il terreno cedevole richiede un maggiore impegno fisico e potenzia la forza muscolare. Ma la corsa a piedi nudi, anche su sabbia compatta, può sovraccaricare caviglie e ginocchia. Si rischiano infiammazioni tendinee fastidiose, come fasciti plantari e tendiniti del tallone d’Achille, che richiedono molto tempo per la cura. Anche il nuoto, in mare o in piscina, va affrontato con attenzione. L’ambiente in cui ci si muove (l’acqua) e la tipologia del gesto rendono pressoché nulli i rischi di un trauma ma il passaggio dalla piscina al mare richiede cautela, perché il moto ondoso non consente una nuotata fluida. Onde e correnti fanno aumentare la fatica, e non aiutano a potenziare i muscoli. 
Il beach volley, la pallavolo in spiaggia, può essere praticato anche senza allenamento.

Stretching, sempre e comunque

Prima di una partita, però, i medici del SIOT consigliano lo stretching.

Anche se si gioca con calma, la superficie sconnessa della sabbia, e movimenti come salti, tuffi e cadute possono causare infortuni a caviglie e ginocchia. Il Sup, sempre più diffuso in mare e sui laghi, potenzia i muscoli delle braccia e delle gambe, ma anche addominali e dorsali.

In equilibrio sulla tavola 

La posizione in piedi, in un equilibrio precario da mantenere con una sola pagaia, ha un effetto positivo sulle articolazioni. Servono capacità tecniche sufficienti: consigliato un corso. Questo sport, però, non è adatto per gli over 70, perché richiede forza ed elasticità muscolare, agilità articolare e riflessi che a volte mancano. Le cadute, anche se attutite dall’acqua, possono causare danni ai muscoli e alle ossa. 

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I racchettoni

Il padel incrementa la coordinazione, la mobilità e i riflessi, aiuta a perdere peso, migliora la capacità cardio-respiratoria. La possibilità di giocare con maggiore o minore intensità senza divertirsi di meno consente di giocare anche in età avanzata. Serve però una buona preparazione, ed è consigliato farsi rilasciare una certificazione medico-sportiva. Il padel attiva tutti i muscoli, e gli infortuni sono sempre possibili. Rischiano soprattutto ginocchia e caviglie, a causa dei cambi di direzione e delle conseguenti torsioni. Frequenti anche tendiniti e disturbi alla colonna vertebrale. 

Trekking ed escursioni 

Chi pratica regolarmente l’escursionismo e il trekking lo fa in ogni momento dell’anno. Le raccomandazioni della SIOT, quindi, si riferiscono soprattutto a chi sceglie una vacanza sulle Dolomiti, in Valle d’Aosta e in Abruzzo, e si spinge per la prima volta sui sentieri. I benefici del camminare sono molti e non sono legati, come per altri sport, solo al potenziamento muscolare. Camminare fa bene all’apparato cardiovascolare, anche grazie all’ambiente sano che si traversa. La stimolazione osteo-muscolare aiuta a prevenire l’osteoporosi, e lo stesso fa l’esposizione solare che regala la preziosa vitamina D. Camminare aiuta il metabolismo glicidico (quindi fa bene ai diabetici) e lipidico, stimolando la riduzione del colesterolo. Notevoli gli effetti benefici sulla psiche, moltiplicati dall’immersione in un ambiente integro e suggestivo. È fondamentale usare le calzature adatte, che devono essere provate (anche nei parchi cittadini, o sui marciapiedi) prima di affrontare delle vere e proprie escursioni. Una scarpa “giusta” consente al piede un appoggio ideale evitando sovraccarichi e patologie fastidiose come le metatarsalgie, cioè il dolore sotto la pianta del piede. Mantenendo la stabilità della caviglia, aiuta a prevenire le distorsioni. Migliora l’equilibrio anche sui sentieri più impervi, e aiuta a evitare scivoloni e cadute.


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