Smog, i bambini più esposti: gli effetti anche dopo un'esposizione prolungata a livelli di inquinanti non elevati

In gravidanza stare a contatto con inquinanti da traffico veicolare si associa a un aumentato rischio di sviluppare asma.

Smog, i bambini più esposti: gli effetti anche dopo un'esposizione prolungata a livelli di inquinanti non elevati
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:32

Cercare di evitare le zone trafficate e preferire le aree verdi, in inverno meglio stare fuori casa nelle ore più calde, perché con il freddo il particolato si condensa a formare goccioline di aerosol più facilmente inalabili.

Muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici per ridurre il proprio impatto ambientale e se si è alla guida di un’auto moderare la velocità e spegnere il motore da fermi. Sono alcuni dei consigli della Società Italiana di Pediatria per tutelare i bambini dall’esposizione allo smog e inquinare meno. Gli alti livelli di polveri sottili registrati nelle ultime settimane in diverse zone della Penisola hanno destato preoccupazione da parte dei genitori. La Sip fa dunque chiarezza sugli effetti dell’aria non pulita sulla salute dei bambini e su ciò che ciascuno di noi può fare per proteggerli. Ampie evidenze scientifiche confermano l’esistenza di una forte associazione tra inquinamento atmosferico, generato principalmente da traffico, e problemi di salute respiratoria nei più piccoli. Questi, spiegano i pediatri, sono infatti più vulnerabili degli adulti, sia perché il loro organismo è in formazione sia perché hanno una maggiore predisposizione a respirare con la bocca, evitando il filtro nasale, sia perché trascorrono più tempo all’aria aperta. Gli effetti di una condizione così compromessa sulla salute respiratoria dei bambini possono essere acuti, dovuti all’esposizione di breve durata ad elevate concentrazioni di inquinanti, particolarmente frequenti nelle ore di picco di traffico, o cronici, manifestandosi cioè dopo una esposizione prolungata a livelli di inquinanti non necessariamente elevati. Studi dimostrano che l’esposizione in gravidanza a inquinanti da traffico veicolare, quale il particolato e gli ossidi di azoto, è associato a un aumentato rischio di sviluppare asma.

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