Lui dall'andrologo adesso ci va per ritocchi estetici: è la nuova "sindrome da spogliatoio"

Lui dall'andrologo adesso ci va per ritocchi estetici: è la nuova "sindrome da spogliatoio"
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:31

Su 100 mila uomini che ogni anno si rivolgono all’andrologo dal 7 al 10 per cento chiedono interventi per migliorare l’aspetto esteriore delle proprie parti intime.

A riferirlo è Alessandro Palmieri, presidente della Società Italiana di Andrologia e docente di Urologia all’università Federico II di Napoli. «Quello che ci chiedono, oltre ad aumentare le dimensioni, sono anche ritocchi rivolti a cancellare i segni del tempo. È la nuova frontiera della “sindrome da spogliatoio” – sottolinea l’esperto – che cambia e prende piede di pari passo l’andrologia estetica. Si va dai trattamenti estetici soft (vengono utilizzati filler riassorbibili) alle procedure più complesse. Tra i trattamenti più richiesti c’è anche la riduzione dell’adipe in regione pre-pubica.

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