«Va subito detto che la rinoplastica medica ha dei limiti - precisa Emanuele Bartoletti presidente della Sime - non consente ad esempio di effettuare interventi riduttivi. Se invece il naso è di dimensioni corrette, ma è presente qualche difetto, gli aggiustamenti possono essere fatti semplicemente con dei filler a base di acido ialuronico o di idrossiapatite di calcio, le sostanze più utilizzate. I risultati si vedono immdiatamente e si raggiungono man mano che si inietta il filler. Quindi, si può tranquillamente decidere con il paziente quando fermarsi».
Non si tratta di una vera e propria correzione, spiega l'esperto, ma di una sorta di camouflage. «Per correggere un gibbo - evidenzia - è necessario sopra e sotto, non posso tagliarlo. L'acido ialuronico fatto sul naso dura tra l'altro tantissimo, anche un anno e mezzo, perché è poco vascolarizzato e perché c'è poco movimento. Naturalmente, anche in questo caso è necessaria una buona conoscenza dell'anatomia e una buona esperienza. Si lavora in una zona potenzialmente pericolosa ed esposta a complicanze: iniettando una quantità eccessiva di filler, per esempio, si corre il rischio di compreimere i vasi e di provocare una necrosi cutanea».
Per far sembrare una punta del naso un po' più proiettata verso l'alto viene allargato un po' l'angolo naso-labiale e la punta sembra rialzarsi.
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