Medici pagati un euro in più a paziente se prescrivono meno esami e visite urgenti: l'iniziativa in Veneto

La novità mira a ridurre le liste d'attesa e a prescrivere solo ciò che è realmente appropriato per i pazienti

Un euro in più a paziente per i medici che prescrivono meno esami e visite urgenti
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Giovedì 14 Settembre 2023, 21:33

Parola d'ordine: prescrizioni appropriate alle esigenze dei pazientiÈ questo il senso dell'iniziativa partita da alcune Asl in Veneto, dove il problema principale della sanità è rappresentato dalle liste d'attesa, sempre più intasate a causa della carenza di medici e infermieri ma anche dei ritardi accumulati durante il periodo della pandemia .In alcune aziende sanitarie locali, come la Usl Serenissima, si vuole quindi puntare sulla formazione dei medici di famiglia per assicurarsi che ciò che viene prescritto sia realmente utile e adeguato al paziente.

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Come funzionerebbe

L'idea è siglare un patto tra tutte le Asl della Regione Veneto e le tre sigle dei medici di base (Fimmg, Snami e Smi) che stabilisca una serie di incentivi finanziari ai medici di famiglia basati su tre criteri, simili a quelli che già esistono nell'accordo di Belluno: "Appropriatezza nell'utilizzo dei codici di priorità" (1 euro per ogni assistito), "Esami Tac e risonanza magnetica" (0,50 centesimi ad assistito) e Applicazione dei criteri di appropriatezza e la conseguente riduzione delle prescrizioni di specialistica ambulatoriale" (0,45 centesimi a paziente).

Come ha spiegato Maurizio Scassola, segretario della Fimmg, è attualmente in corso un tavolo di trattativa e l'obiettivo è estenderlo a a tutte le Aziende Sanitarie Locali. «Questo approccio - sottolinea Scassola -  mira a migliorare l'efficienza nella gestione delle liste d'attesa coinvolgendo sia i medici di famiglia che gli specialisti ambulatoriali, nell'ottica di beneficiare l'intera popolazione».

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