La ricerca condotta presso l'Università di Edimburgo ha analizzato i suoi effetti sullo sviluppo delle neoplasie intraepiteliali cervicali (Cin), ovvero lesioni precancerse che precedono il tumore alla cervice e che possono essere di pericolosità lieve, moderata o grave. Per farlo hanno comparato i dati sulla vaccinazione e i risultati degli screening ginecologici di 138.692 giovani donne nate tra il 1988 e il 1996: tra loro vi erano donne non vaccinate (nate tra il 1988 e 1990), donne che avevano avuto la possibilità di recuperare la vaccinazione tra i 14 e i 17 anni (nate tra il 1991 e 1994) e ragazze sottoposte alla vaccinazione di routine a 12-13 anni (nate tra 1995 e 1996).
Questo ultimo gruppo beneficiava di una riduzione del 79% di lesioni precancerose di lieve pericolosità, una riduzione dell'88% di quelle moderate e dell'86% delle lesioni più gravi.
Ma la capacità di prevenzione diminuisce per chi si vaccina tardivamente: tra chi lo aveva fatto a 17 anni la riduzione delle lesioni gravi scendeva dall'86% al 51%. «Le cifre sono impressionanti» commenta Kevin Pollock, ricercatore presso la Glasgow Caledonian University e coautore dello studio. «E mostrano che il vaccino HPV è associato alla quasi completa eliminazione delle lesioni cervicali nelle giovani donne scozzesi, già dopo solo otto anni dall'inizio del programma vaccinale».
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