Tumore fegato, denuncia
malati e medici: «I risparmi
colpiscono una efficace
terapia radiologica»

Tumore fegato, denuncia malati e medici: «I risparmi colpiscono una efficace terapia radiologica»
1 Minuto di Lettura
Domenica 24 Novembre 2013, 23:07
Cancro al fegato, denuncia di medici e pazienti: i risparmi in sanità rischiano di colpire uno trattamenti più efficaci per questa neoplasia. Parlaimo di radiologia dolce, quell'insieme di tecniche che attraverso sottili cateteri introdotti nelle arterie portano farmaci o microsfere radioattive per trattare tumori altrimenti inoperabili.
Sono 4 i centri leader nel nostro paese per la radioembolizzazione del fegato, l'innovativa procedura che in pochi anni ha dimostrato di ottenere vantaggi in termini di sopravvivenza, di riduzione del tumore in vista di un trapianto o dell'aspirazione chirurgica di una parte dell'organo. E' una radioterapia che consiste nell'infondere un elemento radiotattivo, ittrio 90, in grado di emettere potenti radiazioni capaci di colpire solo le lesioni tumorali dal loro interno.

La preoccupazione di specialisti e malati è che i risparmi possano arrivare a toccare anche queste cure dal momento che ogni trattamento costa tra i 10mila e i 12mila euro. I quattro centri a maggiore attività (quelli che superano 20 trattamenti l'anno) sono l'ospedale S.Maria Goretti di Latina, l'Istituto regina Elena di Roma, l'azienda Policlinico S.Orsola di Bologna e l'Istituto nazionale dei tumori di Milano.

«La radioemobolizzazione è una terapia efficace ma ancora riservata ad alcuni casi selezionati - spiega Rita Golfieri, direttore della Radiologia diagnostica ed interventistica del S.Orsola - .Il metodo si applica ai tumori primitivi del fegato inoperabili che non rispondono ad altri trattamenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA