Imparare a stare bene? Si può: nel libro di Chiara Narracci una guida per amarsi (con tanto di esercizi)

Nel libro l’autrice vuole diffondere la cultura della relazione, partendo dall’amore per noi stessi.

Imparare a stare bene? Si può: nel libro di Chiara Narracci una guida per amarsi (con tanto di esercizi)
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Lunedì 24 Aprile 2023, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 10:06

E' possibile imparare a stare bene? Assolutamente sì. Parola di Chiara Narracci, sociologa, consulente, mediatrice familiare e Scrittrice, che affronta l’argomento nel suo ultimo libro “A star bene si impara!“ edito da YoucanPrint. Una “guida per amarsi”, nata dal desiderio dell’autrice di diffondere la cultura della relazione, partendo dall’amore per noi stessi. «Questo libro indica una via per gestire le tue emozioni così da scegliere più lucidamente e di volta in volta cosa è buono per te»,  racconta l'autrice, romana, classe '76.

Gli esercizi da fare

Proprio come un vero e proprio vademecum alla fine di ogni capitolo c’è una sezione dedicata agli esercizi da compilare e delle pagine vuote riservate dove il lettore può riportare ai propri pensieri. «Nel libro indico quali sono le regole di base della comunicazione ed indico quali sono gli errori da evitare, primo fra tutto le generalizzazioni perché non sono ancorate alla realtà pertanto non fanno sentire visti. Nessuno è sempre pigro, mai gentile, ecc. Deformano pertanto la percezione della realtà ed ingigantiscono i problemi fissandoli in una dimensione indefinita,  senza via di fuga». 

Le domande da porsi

Qualche esempio? «Imparare ad osservarsi, ascoltarsi, conoscersi e rispettarsi scegliendo di volta in volta come comportarci, anche solo ponendoci semplici domande come: cosa senti? Cosa pensi? È buono per te? Aiuta a mettersi a fuoco e a gestirsi con maggiore autonomia relazionale». Come comunicare efficacemente le proprie emozioni?». Cosa è necessario evitare? «Parto dal presupposto che non ci insegnano a comunicare, abbiamo infatti tanta paura ad esporci e ad investire a livello autentico nelle relazioni.

Ma non farlo porta alla solitudine anche nelle relazioni. Aiuta a rispettarsi e a rispettare la relazione con l’altro, per la quale è infatti importante non puntare il dito contro ma chiedere come mai? Tu cosa ne pensi? Tu cosa provi? Apre le porte del dialogo caratterizzato dall’interesse per l’altra persona e per sua percezione della realtà. L’altro non sta lì per assecondare le nostre aspettative ma per esser rispettato, ascoltato e considerato da noi».

La fiducia nei bambini

Chiara Narracci collabora attivamente con diversi avvocati nelle separazioni coniugali, soprattutto quando vi sono figli minori che rendono i divorzi un evento delicato e traumatico per la serenità e il normale sviluppo della loro sfera emozionale. La seconda parte del libro è dedicato alla favole, non solo per bambini, per tutti. Perché le favole?  «Perché creano intimità e parlano direttamente al cuore. Nel libro ho indicato il significato socio pedagogico per ogni favola presente, nel quale esplicito sia il messaggio di fiducia nelle risorse dei piccoli per uscire dai problemi sia il messaggio per gli adulti di lasciare maggior  libertà ai piccoli di imparare a  muoversi.Viviamo infatti in un’epoca storica caratterizzata dall’iperprotezione genitoriale, anche nelle vesti della delega il controllo è spesso opprimente per i figli ai quali lasciamo sempre meno spazio e tempo per dimostrare a loro stesso di cavarmela, ledendo la loro autostima ed amplificando l’ansia e la paura di non farcela da soli.

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