Walther Faedi, direttore dell'Unità di Ricerca per la frutticoltura di Forlì del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (il Cra), che ha portato avanti l'ultimo studio sui benefici della frutta e l'importanza di inserirla in modo costante nell'alimentazione, ha ricordato recentemente come la Fao, insieme all'Organizzazione Mondiale della Sanità, abbia più volte indicato una dose precisa di frutta e verdura da consumare ogni giorno.
Ogni individuo deve consumare - possibilmente - 400 grammi misti tra frutta e verdura al dì, divisi in cinque porzioni, per aiutare il proprio organismo a tenere lontane diverse tipologie di tumore, di infiammazioni intestinali, di disturbi respiratori e in alcuni casi anche di cataratta. In inverno, i frutti più diffusi nella Penisola e adatti a tutte le tasche sono soprattutto mele e pere.
Le mele, spiega lo studio di Faedi, sono ricche di acqua, fibre, vitamina A e C, sali minerali, potassio, magnesio, calcio. Questo frutto è indicato anche per chi segue un regime alimentare ipocalorico, perché povero di sodio e ricco di fibra che aumenta il senso di sazietà. La sua buccia non è da scartare: le pectine che contiene regolano infatti le attività intestinali e il livello di glicemia nel sangue.
Anche le pere sono ricche di fibre, sia solubili che insolubili: una porzione ne fornisce addirittura il 16% del fabbisogno giornaliero. Questo frutto, poi, aiuta grazie al potassio a prevenire depressione e stanchezza e grazie a calcio e fosforo a sostenere sistema scheletrico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA