L’attacco si concentra sui quartieri Tuscolano e Casilina ma Portonaccio e San Lorenzo vengono anch’esse colpite duramente. Le vittime saranno circa 500. Roma è bombardata dagli Alleati altre 51 volte dopo il 13 agosto.
Dall’ottobre 1943 i bombardieri che effettuano le incursioni su Roma decollano dagli aeroporti della Capitanata, intorno a Foggia. Quello del 14 marzo 1944 nelle zone del Nomentano, del Prenestino, e Italia può essere considerato il terzo bombardamento per tonnellaggio di bombe e per numero di vittime.
Nel bombardamento del 3 marzo 1944 al Tiburtino avviene una delle stragi più terribili: una bomba centra il ricovero antiaereo di un edificio al numero 364 di via Tiburtina dove si sono rifugiati 200 operai della vicina fabbrica “Fiorentini”.