Il 1º dicembre 1926 fu condannato a cinque anni di confino e destinato dapprima a Lampedusa poi a Lipari. Qui conobbe Carlo Rosselli ed Emilio Lussu, con i quali evase il 27 luglio 1929 su un natante condotto da Italo Oxilia. Condotto insieme ai compagni di fuga prima in Tunisia e poi in Francia, a Parigi scrisse una cronaca della fuga pubblicata nel 1929 in inglese col titolo di Escape, in edizione italiana solo nel 1946 (Le nostre prigioni e la nostra evasione, Prefazione di Francesco Saverio Nitti, Napoli, ESI, 1946), che ebbe un discreto successo editoriale e fu tradotta in diverse lingue.
Si aggregò alla Resistenza francese, con i partigiani di Varenne-sur-Amance, nel successivo agosto fu smobilitato.
Al termine delle ostilità fu insignito in Francia della Médaille de la Résistance, mentre in Italia ebbe a dirigere per l'ANPI la rivista "Patria Indipendente". Fu poi consigliere comunale a Roma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA