24 giugno 1993 Muore a Roma il musicista Massimo Urbani

24 giugno 1993 Muore a Roma il musicista Massimo Urbani
di Enrico Gregori
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Venerdì 24 Giugno 2016, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 00:21
A Roma muore prematuramente all'età di 36 anni il musicista Massimo Urbani. Studia il clarinetto a 11 anni, poi passa al sassofono, strumento grazie al quale viene notato daMario Schiano e Marcello Melis, grazie al suo stile che si rifà agli insegnamenti di Charlie Parker e Albert Ayler. Compare per la prima volta nell'album "Sud" di Mario Schiano. Segue come uditore il corso di Giorgio Gaslini al conservatorio musicale Santa Cecilia di Roma.
Nel 1974 suona il sax nell'album Chiaro di Loy & Altomare; nello stesso anno partecipa alla seconda edizione di Umbria Jazz e conosce Sonny Stitt; entra poi nella Collective Orchestra di Gaetano Liguori.
Invitato da Enrico Rava in America, sparisce per un paio di giorni, nei quali dorme al Central Park. Nel corso degli anni la sua inquietudine lo trascina verso una grave tossicodipenza. La notte tra il 23 e il 24 giugno 1993, muore per collasso cardiocircolatorio. In sua memoria è stato istituito il premio Massimo Urbani e la sua interpretazione di "Everything Happens To Me", dall'album "The Blessing", è tuttora ritenuta da molti tra le migliori mai realizzate. È considerato uno dei maggiori interpreti della storia del jazz.
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